Sciopero del settore degli elettrodomestici venerdì 12 dicembre

 

Da tempo sono aperte le vertenze per i precontratti nel settore degli elettrodomestici e proseguono le iniziative di lotta a sostegno delle piattaforme presentate: per un giusto salario, contro la precarizzazione del lavoro, per restituire alle lavoratrici e ai lavoratori il diritto a contrattare le proprie condizioni.

Le aziende rifiutano di aprire i tavoli e avviare il confronto, anche se sono costrette a fare i conti con il conflitto che hanno prodotto con la firma del contratto separato.

E’ certo un obiettivo particolarmente allettante in un settore da sempre caratterizzato da alta flessibilità, ottenere mano libera su tutte le forme di lavoro precario, sui tempi e gli orari di lavoro, senza più bisogno nemmeno di concordare e regolare. A questa logica noi contrapponiamo l’impegno a rendere stabile l’occupazione.

Il diritto a contrattare, la difesa delle normative conquistate, il rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori, delle loro condizioni di lavoro, contrastano la logica dell’imposizione.

Il taglio del potere d’acquisto dei salari, particolarmente penalizzante nelle aziende manifatturiere, corrisponde a una strategia competitiva fondata sull’abbattimento dei costi e non sull’innovazione di prodotto, sulla qualità.

Ora, l’ombra dei processi di delocalizzazione delle produzioni, in particolare verso l’Europa dell’Est, rischia di accelerare ancora di più il circolo vizioso della continua pressione sulle condizioni di lavoro e sui salari.

Per bloccare questa corsa al ribasso, per costringere le aziende a confrontarsi con un altro modello di sviluppo, salvaguardando una tradizione e una competenza sulla produzione degli elettrodomestici che è radicata, bisogna avere sul serio considerazione delle persone, del valore del lavoro.

Che va riconosciuta, non umiliata.

La grande adesione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore degli elettrodomestici allo sciopero nazionale indetto dalla Fiom il 7 novembre per il Contratto e per la democrazia, le vertenze aperte a partire da tutti i grandi gruppi – Zanussi, Merloni, Whirphool, Candy – dimostrano la piena consapevolezza della posta in gioco.

Dando seguito alla decisione assunta dall’assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Fiom del settore del 1° ottobre di proclamare una giornata comune di mobilitazione, nell’ambito delle 8 ore decise dal Comitato Centrale

 

la fiom dichiara 4 ore di sciopero

per le aziende degli elettrodomestici

venerdì 12 dicembre

per dire insieme

sì alle nostre rivendicazioni

no a una politica industriale fondata sull’impoverimento