- Fondapi: le tappe principali 2004

22 novembre 2004 - Prosegue l'invio da parte di Fondapi di materiale utile d'informazione e promozione relativamente al fondo della piccola e media impresa metalmeccanica. In particolare segnaliamo due schede informative (in francese e inglese) per i lavoratori immigrati.

- andamento patrimonio

- andamento valore quota

- attivo netto destinato alle prestazioni 2004

- presenza sul territorio

- quote 2004

- scheda francese

- scheda inglese


28 ottobre 2004 - Riceviamo dal Fondo un nuovo volantino da diffondere nelle aziende associate a Confapi-Unionmeccanica.


18 settembre 2004 - Riceviamo dalla struttura interna del Fondo una riflessione intorno allo sviluppo di Fondapi inviata alle aziende associate (con preghiera di affissione nei luoghi di lavoro). Ne pubblichiamo il testo qui nel sito segnalandovi l'utilità di riprodurla e di farla circolare tra i lavoratori e nel sindacato (ad esempio, in occasione di Direttivi provinciali e/o regionali), compresi i patronati.

- La strada obbligata. [pdf]


 Roma, 15 luglio 2004 - Riceviamo dal Fondo alcune novità sul proprio funzionamento che vi trasmettiamo per conoscenza.


Roma, 4 maggio 2004 - volantino informativo 2004

In questi giorni è stato approvato il bilancio 2003 di Fondapi e il bilancio di previsione per l’anno corrente.

Il Fondo dall’inizio dell’anno ha intensificato la attività di verifica del database iscritti e corretto una parte delle informazioni contributive ricevute sollecitando molte delle imprese associate.

La risposta da parte delle aziende e dei lavoratori è stata davvero notevole, puntuale e dettagliata, dando prova di  un sincero spirito collaborativo.

Ricevere risposte cortesi ed efficaci dagli iscritti significa avere un patrimonio di valore per crescere nel futuro e far crescere la previdenza complementare nel nostro settore.

Fondapi è nato dall’impegno di chi, rappresentanti delle aziende e dei lavoratori, ha creduto  alla costruzione di una pensione dignitosa per le generazioni future. Si tratta di un progetto illuminato che si realizza nel tempo e proprio per questo richiede il massimo impegno da parte di tutti.

Mi auguro che apprezzerete il volantino promozionale allegato che, nelle nostre intenzioni, dovrebbe essere inserito nelle buste paga di tutti i lavoratori ancora senza una pensione integrativa.

Attendo che, fatte le necessarie riflessioni, giungano da parte Vostra richieste di documentazione promozionale: volantini, statuti, schede di adesione da indirizzare a gigliolafoschetti@fondapi.191.it (indicando nell’oggetto: richieste di documentazione promozionale).

Spero che Fondapi diventi patrimonio comune di tutti i lavoratori delle medie e piccole imprese metalmeccaniche, cartarie, grafiche, chimiche , alimentari, tessili.

Con l’occasione Vi anticipo che a metà maggio dovrebbe essere terminata la fase di test di un prodotto che agevola le aziende nell’invio delle informazioni a Fondapi.

Si tratta di un nuovo strumento, scaricabile direttamente dal sito del Fondo, per compilare ed inviare la distinta di contribuzione di Fondapi in modo semplificato, che dà certezza dell’avvenuta ricezione da parte del Fondo e consente di archiviare agevolmente la storia delle spedizioni effettuate.


27 aprile 2004: si è svolta l’Assemblea annuale dei rappresentanti dei soci per approvare il bilancio 2003.

La situazione degli associati al 31 dicembre 2003 vede: 2.355 aziende (2.156 nel 2002!) e 24.289 lavoratori associati. L’incremento degli iscritti rispetto al 2002 (senza tener conto delle uscite) è dell’8,0% (erano 23.803). Si tratta di un andamento giudicato dal CdA stesso “lontano dalle attese in rapporto alla dimensione sia degli associati potenziali che delle imprese del settore”.

Le contribuzioni 2003 (24.656.502€) sono state investite sul mercato monetario (in attesa che sia avviata, entro l’anno, la gestione finanziaria) e il valore della quota è passato da 10,359€ del 31.01.’03 ai 10,557€ del 31.12.’03.

Dopo la chiusura dell’esercizio 2003, che ha visto anche la nomina del Direttore del Fondo, dott. Mauro Bichelli, è stata avviata un’azione amministrativa verso: 1) definizione di un piano ordinato di solleciti alle aziende ritardatarie nella fase contributiva; 2) avvio di diverse azioni per il recupero delle informazioni incomplete che riguardano sia il database aderenti che quello aziende; 3) riduzione della tempistica media di attesa delle richieste di riscatto.

L’8 marzo 2004 è stato (finalmente!) pubblicato sui quotidiani il bando di selezione dei gestori finanziari.

I profili d’investimento su cui il CdA ha convenuto saranno così ripartiti:

30% delle risorse complessive investite in obbligazioni governative in euro a breve termine (1/3 anni); 35% delle risorse ciascuno, affidate a due gestori, da investire in identici profili bilanciati (20% azioni, 80% obbligazioni).

Qualche informazione sugli iscritti.

La classe di età più numerosa è quella da 35 a 39 anni (20,2%), seguita da quella 40-44 (19,3%) e poi da quella 45-49 (17,1%). Quelli che hanno fino a 24 anni sono l’1,4%; mentre se si considerano quelli fino a 29 anni sono complessivamente il 9,3%. Il 25,8% degli iscritti sono femmine.L’81% degli iscritti ha cominciato a lavorare prima dell’aprile ’93.

Le aziende associate sono soprattutto in Lombardia (925 = 39,3%), seguite dall’Emilia-Romagna (829 = 35,2%) e, a distanza, dal Veneto (180 = 7,6%); seguono, nell’ordine, Piemonte, Toscana e Lazio. Sono ben 5 le Regioni (tutte del Sud, ad eccezione della Val d’Aosta) che non hanno aziende associate. Modesto il contributo di Liguria, Umbria, Puglia e Trentino.

Le classi dimensionali delle aziende per numero di iscritti vedono per il 51,0% quelle tra 1 e 19 iscritti, per il 29,4% quelle tra 20 e 49 iscritti, per l’11,9% quelle tra 50 e 99; le aziende con iscritti tra 250 e 499 sono l’1,2%.

Gli iscritti associati sono collocati prevalentemente nell’Italia nord-orientale (12.049 = 49,6%), seguiti dall’Italia nord-occidentale (39,7%), centrale (7,2%), meridionale 3,1%, insulare 0,5%. Ripartendo per regione si ha il 41,3% degli iscritti in Lombardia, 32,7 in Emilia-Romagna, 8,1% in Piemonte; 5,9% in Veneto; 3,7% in Toscana; 3,0% nel Lazio; 1,9% in Abruzzo; poi si passa a percentuali tra l’1,0 e lo 0%.

Qualche considerazione.

Lo svolgimento dell’Assemblea ha visto un’attiva partecipazione dei delegati (sia di parte datoriale che lavoratori) al dibattito seguito alla presentazione del bilancio (e delle modifiche statutarie). Unanime è stato il giudizio preoccupato per lo scarso avanzamento degli iscritti. Evidenziati da alcuni i ritardi nella messa a regime del Fondo: ritardi, ad esempio, nella pubblicazione del bando per la scelta dei gestori finanziari (che obbliga ancora a depositare il patrimonio su un conto corrente bancario)

Aldilà degli interventi in Assemblea, il triennio 2001-2003 ha visto mancare una serie di appuntamenti, la cui soluzione si è protratta aldilà del ragionevole (frequenza scarsa nella convocazione del Cda da parte della Presidenza, lentezza nell’adozione di una sede idonea, dispareri in seno al Cda, in particolare nel fronte datoriale; scarsità di personale amministrativo interno, insufficiente collegamento tra Fondo e gestore amministrativo). Con gli inizi del 2004 parte di questi problemi sembra avviata a soluzione (grazie anche all’individuazione di un Direttore e al rafforzamento del personale interno). Ciò nonostante permane una vaghezza di intenti, una distanza tra dichiarazioni e fatti che si rinvengono soprattutto nella parte istitutiva datoriale. Pur riscontrando in quell’ambito qua e là sensibilità positive e preoccupazioni per lo sviluppo di Fondapi, tali intenti appaiono disperdersi per mancanza di una volontà, di una responsabilità che faccia sintesi e produca risultati. Tale stato di cose è riscontrabile, ad esempio, nell’assenza finora di risultati da parte della Commissione paritetica per la promozione del fondo, ma preoccupante appare anche la resistenza a chiudere un accordo nazionale (aperto da molti mesi) tra le parti istitutive che potrebbe garantire un migliore funzionamento del Fondo

 


8 marzo 2004: in questi giorni Fondapi - con la pubblicazione del bando - ha avviato la selezione dei gestori finanziari che gestiranno le risorse dei soci. A questo proposito Fondapi ha preparato una breve nota di approfondimento sul tema. Con l'occasione pare opportuno ricordare che sul sito del Fondo: www.fondapi.it è presente il nuovo modulo di adesione e tutta la modulistica di riferimento aggiornata disponibile a lavoratori ed aziende.

Vi segnaliamo inoltre gli indirizzi di posta elettronica del fondo. Per informazioni agli iscritti: info.aderenti@fondapi.191.it

 

Quale gestione?

Nel corso di questi anni le vostre risorse sono affluite al Fondo con la collaborazione delle aziende in modo sempre piu ’ordinato . Alla promozione dei primi anni di lancio di questa iniziativa ha fatto seguito una fase di relativo silenzio, nella quale sono state corrette anomalie, organizzate procedure, e talvolta, attese autorizzazioni. La legge di emanazione dei Fondi pensione ha avuto certamente il merito di definire il quadro e consentire l’avvio del settore,. L’Autorità di Vigilanza ha seguito scrivendo  via via le prassi attraverso i regolamenti.  Ora, il “succo” piu’ evidente della legge di emanazione dei Fondi Pensione contrattuali è stata ed è tuttora una volontà di supercontrollo delle risorse. Questa impostazione ha prodotto un rallentamento evidente della fase iniziale di costruzione: per le attese, le verifiche preventive, le correzioni in corso d’opera alla disciplina fiscale, la scelta dei  numerosi partner. Ma alla fine questa impostazione consegna ai soci  grande trasparenza e controllo sulle somme destinate alla previdenza complementare.

Tradurre in concreto queste affermazioni nel mondo di Fondapi significa che :

  1. Le risorse dei soci fino ad ora sono state investite sul mercato monetario a breve con rendimento certo perché la legge consente solo questo tipo di operatività quando si è in attesa di affidare le risorse ai  gestori finanziari .
  2. La banca Unicredito è l’unica tesoriera delle vostre somme. Anche dopo la individuazione dei gestori di Fondapi, le somme di fatto non vengono consegnate ai gestori ma restano presso la banca depositaria. Il gestore acquista titoli per conto dei soci del Fondo ordinando alla banca depositaria di mettere a disposizione somme per acquistare titoli internazionali. Puo’ anche chiedere di vendere titoli depositati presso Unicredito per incassare , sempre sulla stessa banca, le somme corrispondenti. In questo modo la legge ha voluto tutelare l’interesse dei soci il cui patrimonio in titoli o valuta (euro-dollari- ecc..) rimane presso un unico conto in Italia, della banca selezionata dal Fondo.
  3. Il gestore A può anche investire le risorse per conto del Fondo in titoli del gestore A. Ma, si tratta quasi di un caso di scuola, infatti non può avvenire che per importi limitatissimi e certamente al di sotto dei limiti di legge (5%).
  4. Il Fondo può licenziare il gestore che non risponde alle attese senza dare motivazione perché si tratta di un rapporto fiduciario (per legge).
  5. La banca Unicredito, scelta quale depositaria e custode delle risorse del Fondo, ha il compito di controllare che gli investimenti :  

a)     non siano contrari alla legge;

b)     rispettino i limiti di rischio finanziario previsti nelle convenzioni di gestione firmate con il Fondo.

Nel caso di mancato rispetto dei limiti indicati, la legge impone alla banca l’obbligo di segnalazione al Fondo e alla Vigilanza.   Ora, mi pare opportuno sottolineare che la linea di attenzione e prudenza del legislatore ha animato anche le ultime deliberazioni in materia finanziaria del Consiglio di Amministrazione di Fondapi. Sulla scorta di una maggiore consapevolezza delle rischiosità insite nella attività di investimento finanziario e del valore sociale che la pensione rappresenta per i lavoratori di questo settore è stata definita la seguente composizione degli investimenti medi – quella che i piu’ esperti chiamano “asset allocation strategica” :

- 14 % azioni internazionali dei Paesi Sviluppati

- 86 % obbligazioni in euro a breve (con modeste possibilità di investire in titoli a medio e lungo termine)

La adozione di questo profilo di investimento per i prossimi tre anni, per tutti gli iscritti, risponde ad un obiettivo dichiarato :

Preservare le risorse dei soci nei primi anni catturando rendimenti positivi moderati (la probabilità di riuscita è elevata perché i rischi sono contenuti) . In questo modo si preserva il valore della contribuzione aziendale che è la componente piu’ importante del rendimento netto dell’investimento del socio.  

Ringraziando per la cortese attenzione a questa breve nota porgo distinti saluti.