- Fondapi: le tappe principali 2003

23 giugno.

Nuovo incontro tra le Confederazioni e alcune delle parti istitutive per discutere un piano di rilancio del fondo della piccola e media impresa. Tra le soluzioni possibili la costituzione di una sorta di Coordinamento fatto dalle parti istitutive e da strutture territoriali che elabori e gestisca, in sintonia con il Consiglio di amministrazione, il piano di rilancio. A settembre nuovo incontro per concludere l'impostazione del percorso di iniziative.


3 giugno

Si è svolto a Roma un incontro tra Cgil, Cisl e Uil, alcune Federazioni di categoria interessate e la Confapi Unionmeccanica per affrontare i problemi del fondo di previdenza integrativa Fondapi. Il fondo, pur tra qualche difficoltà, si avvia a superare positivamente la  prima fase della sua esistenza per inoltrarsi in quella del completamento delle sue strutture in modo da disporsi a lavorare a pieno regime.

Confapi ha confermato l’impegno della propria organizzazione nello sviluppo del fondo, condividendo le scelte che il CdA sta facendo in merito alla realizzazione di una vera e propria struttura di Fondapi, costituita tra l’altro da una sede autonoma (per svolgere al meglio il lavoro amministrativo), dalla scelta di un direttore per il fondo medesimo e, infine,  il varo del bando per la scelta dei gestori finanziari. Si tratta di passaggi fondamentali che tuttavia non esauriscono le esigenze di un fondo che nel prossimo anno dovrà crescere in quanto a iscrizioni. Per varare un concreto programma di lavoro le parti si incontreranno di nuovo tra circa tre settimane.


21 maggio.

Si è svolta oggi a Roma l’Assemblea annuale del fondo. Approvato il bilancio 2002.

L’anno è stato chiuso con 23.803 iscritti e 2.156 aziende associate. L’obiettivo che il fondo si pone per il 2003 è di raggiungere almeno i 26mila iscritti. Inoltre il fondo ritiene che si dovrà procedere, in sintonia e collaborazione con le rappresentanze delle parti istitutive, ad una vasta opera promozionale per allargare il numero degli associati.

Al 31.12 la quota di contribuzione destinata all’investimento ammonta a 25 milioni di  euro.

Il valore della singola quota ammontava a 10,036 euro nel gennaio ’02, al 31 dicembre vale 10,335.

Il fondo si sta accingendo a compiere alcuni importanti passi in avanti. Innanzitutto si procederà alla scelta dei gestori finanziari in modo da poter dar luogo allo svolgimento dell’investimento finanziario delle risorse accantonate. Più a breve verrà individuata una nuova sede del fondo, più idonea allo sviluppo del lavoro amministrativo e gestionale. Inoltre verrà individuata la figura di un direttore responsabile del fondo, figura che potrà costituire – secondo i dettami del CdA -  un necessario punto di riferimento per l’insieme dell’iniziativa concreta del fondo.

L’Assemblea ha inoltre ratificato la sostituzione di due Consiglieri uscenti, uno di parte datoriale e uno in rappresentanza dei lavoratori. I nuovi ingressi sono rispettivamente: dott. Cocirio, già presidente di Confai e L. Dore, attuale presidente del fondo dei chimici (Fonchim).

Informiamo inoltre che a breve si terrà un incontro a livello confederale tra Cgil, Cisl e Uil con Confai per valutare le prospettive del fondo. 


20 marzo. Una serie di problemi interni al Consiglio di amministrazione del Fondo ha prodotto un rallentamento nel percorso attuativo del Fondo stesso.

La fase incerta vissuta nel corso del 2002 appare avviata a soluzione con l'impegno di tutte le parti in causa.

Infatti nell’ultima parte del 2002 e nei primi mesi del 2003 si sono intensificate le sedute del C.d.A., a testimonianza della volontà-necessità di prendere in carico le questioni irrisolte.

Con l’ultima seduta del C.d.A. del 18.3.03, è stato tra l’altro approvato il bilancio 2002 e fissata per il 23 aprile la convocazione dell’Assemblea dei rappresentanti dei soci.

Per il 31 marzo p.v. è prevista una riunione Cgil, Cisl, Uil, presenti i Consiglieri e le parti istitutive, per fare il punto sulla situazione del Fondo.