Secondo la propria giusta missione

Ancora una volta il principale Fondo contrattuale è alla ricerca dei migliori gestori cui affidare i risparmi dei lavoratori

 

 

"Rassegna sindacale" n. 5, 4-10 febbraio 2010

 

Buone notizie a chiusura del 2009 dal Fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici, Cometa (470mila aderenti). I rendimenti hanno largamente recuperato rispetto al 2008. Nei diversi comparti d’investimento i risultati netti sull’anno hanno anche superato il confronto con il benchmark (il riferimento teorico di mercato): comparto Monetario plus 2,52%, Sicurezza (con garanzia di rendimento) 3,38%, Reddito (il più frequentato, 202mila aderenti) 7,23%, Crescita (con solo 15mila aderenti) 13,72%.

E merita ricordare anche le performance di Fondapi, il Fondo multicategoriale della piccola e media impresa (44.500 aderenti), dove la presenza di lavoratori metalmeccanici è preponderante: Garanzia 7,21%,Prudente 12,47%, Crescita 15,88%. Per Fondapi tra l’altro si tratta di investimenti che applicano criteri socialmente responsabili.

Aldilà dei buoni risultati sull’anno, una prima constatazione rimanda all’altalena dei risultati tra il 2008 e il 2009. Fondi pensione che hanno come esplicita missione l’integrazione del reddito pensionistico dovrebbero potersi muovere nei loro risultati entro spazi relativamente equilibrati, ricercando si un (contenuto) rendimento , senza spaventare un investitore malgré lui. A mitigare gli aspetti negativi di queste oscillazioni ci pensa il fattore tempo. Se è vero che i Fondi pensione non fanno trading, è sui tempi lunghi che realizzano i maggiori vantaggi: piccoli e relativamente sicuri rendimenti che agiscono su masse di risparmio crescenti nel tempo. E’ questo il principale riferimento che dovrebbe tenere presente un giovane ancora sprovvisto della previdenza complementare. Fermarsi invece, come a volte accade – magari in modo polemico - al confronto tra il rendimento del Fondo e quello del Tfr, è nella sostanza fuorviante.

In questa prospettiva, e sulla base di oltre dieci anni d’esperienza, Il principale Fondo dei metalmeccanici, attraverso il suo Consiglio d’amministrazione, è ancora una volta nel pieno di un rinnovo dei suoi servizi fondamentali: Banca depositaria e soprattutto del parco gestori finanziari, tra i quali ripartire i quasi 5 miliardi di patrimonio del Fondo. Non un meccanismo burocratico rispetto al quale il tradizionale cliente di un fondo comune resta estraneo, ma una periodica verifica, attraverso il Consiglio d’amministrazione, dei migliori gestori finanziari presenti sul mercato selezionati attraverso un bando pubblico e una gara in corso. Decine di società sono al vaglio del Consiglio di amministrazione che, con l’ausilio di un consulente specializzato, ne pesa caratteristiche qualitative e quantitative, attraverso i dati forniti con apposito questionario e colloqui.

Uno sforzo non secondario che testimonia della vitalità dei Fondi pensione negoziali, ne esalta la missione sociale, volta alla remunerazione e protezione del risparmio previdenziale, lungo un percorso che fa tesoro dell’esperienza accumulata dal 1999 ad oggi. In questo senso i diversi comparti d’investimento offerti ai soci aderenti (verso i quali purtroppo esiste ancora oggi un deficit d’informazione) vengono verificati e ripensati alla luce delle pesanti vicende del sistema finanziario internazionale, delle esperienze fino a qui maturate e delle novità offerte dal mercato. Conservare e rilanciare, per esempio, un’opzione d’investimento garantito nel suo rendimento per associati avversi al rischio; mitigare, in generale, l’esposizione al rischio senza mortificare la ricerca di un ragionevole rendimento; indirizzare i gestori verso l’acquisto di titoli sempre più qualificati; adottare prodotti finora non utilizzati (fondi immobiliari); avvalersi di gestori specializzati per specifici prodotti, lavorando al meglio nella distribuzione delle risorse disponibili (diversificazione) al fine di evitare forme di concentrazione del rischio.

Un’attività che testimonia della dinamicità dei Fondi pensione e dell’impegno a percorrere nuove strade al fine di assolvere la missione per la quale sono stati istituiti e contribuire a far evolvere il mercato finanziario in termini di trasparenza ed efficacia.

Gianni Ferrante