2 febbraio 2004.

 

Il rendimento annuo e l'approvazione del multicomparto.

 

Comunicati dal Fondo Cometa i risultati dei principali indicatori al 31 dicembre 2003.

Il patrimonio del Fondo ammonta a 1.652 milioni di €, con un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente di 405mle di €.

Gli aderenti assommano a 339.999, con un decremento di 7.205 unità.

Le aziende aderenti sono 10.642, ovvero +258 rispetto all’anno scorso.

Il valore di quota era di 10,923€ il 31 dicembre 2002 ed è passato alla fine del 2003 a 11,365€, con una variazione netta del valore della quota del 4,04%.

Il tasso di rivalutazione del tfr è stato pari al 3,20%.

 

La scelta del multicomparto

Il 10 dicembre scorso, come si ricorderà, l’Assemblea dei rappresentanti dei soci, ha deliberato le modifiche allo Statuto del fondo (sottoposte il 5 dicembre al Comitato paritetico) che sono la premessa per l’introduzione del Multicomparto, ovvero la diversificazione dei profili d’investimento, che permetterà una tutela più personalizzata del risparmio previdenziale di ogni singolo associato in funzione delle proprie caratteristiche anagrafiche, patrimoniali e soggettive.

I quattro comporti sottoposti al giudizio dell’Assemblea si possono così riassumere:

1° comparto: il patrimonio presente in questo comparto sarà investito in strumenti finanziari di natura obbligazionaria.

Obiettivo: finalizzato alla conservazione del capitale e ad un rendimento in linea con i tassi dei mercati monetari.

Rischio: molto basso

2° comparto: patrimonio investito in strumenti finanziari di natura azionaria con un limite massimo  del 10% e per il resto in strumenti di natura obbligazionaria.

Obiettivo: investimento finalizzato alla protezione del capitale (eventualmente garantito,  con un costo per il singolo associato, da coperture finanziarie e/o assicurative).

Rischio: per la tipologia di strumenti finanziari consentiti e le eventuali garanzie offerte il rischio dell’investimento è definibile come basso.

3° comparto: patrimonio investito in strumenti finanziari di natura azionaria con un limite massimo del 30% e per il resto in strumenti di natura obbligazionaria.

Obiettivo: realizzare una crescita del capitale investito in un orizzonte temporale di medio periodo.

Rischio: medio.

4° comparto: Strumenti finanziari di natura azionaria con un limite massimo del 60% e per il resto in obbligazioni.

Obiettivo: crescita del capitale in un orizzonte temporale di lungo periodo.

Rischio: medio/alto. Potranno però anche qui essere utilizzate tecniche di controllo del rischio che evitino sensibili perdite e, nello stesso tempo, evitino eccessi ingiustificati di prudenza.

L’aderente può scegliere un solo comparto di investimento.

Quelli che non effettueranno una scelta verranno fatti confluire nel 3° i cui limiti di investimento sono sostanzialmente invariati rispetto a quello in vigore.

L’associato potrà modificare il comparto di investimento secondo le norme operative fissaste dal CdA.

Il multicomparto non rappresenta solo una modifica tecnica ma un profondo cambiamento del modo di pensare il Fondo (maggiore coinvolgimento dei lavoratori associati, necessità di strutture di servizio di riferimento).

Il multicomparto deve rappresentare un’occasione concreta di rilancio della campagna di adesioni.

 

Programma per l’introduzione del multicomparto

Tra la fine di marzo e giugno 2004 (dopo le necessarie autorizzazioni della Covip) avverrà una nuova selezione dei gestori finanziari. Entro la fine di settembre la Covip è chiamata ad autorizzare le nuove convenzioni con i gestori finanziari.

Nel frattempo verrà redatto il regolamento del multicomparto, la scheda informativa, le norme operative e la relativa modulistica.

Contemporaneamente aziende e sindacati verranno coinvolti nel lancio del multicomparto, tenendo presente che sempre prima dell’estate verranno indette le elezioni dei delegati (!!), che costituisce tra l’altro un importante momento di informazione nei confronti degli associati.

Entro l’anno verranno approntati i criteri di avvio dei comparti in modo da far partire con l’inizio del nuovo anno la gestione vera e propria.

N.B.: Infine, il Fondo informa che nessuna obbligazione delle società coinvolte nei crack finanziari è stata mai detenuta in portafoglio da Cometa.