Comunicato sindacale Telespazio/E-Geos

 

Il 4 aprile si è svolto l'incontro tra la delegazione sindacale Fim, Fiom, Uilm (coordinamento nazionale Rsu, Segreterie nazionali e territoriali) e la direzione aziendale rappresentata dall'Amministratore delegato Dott. Carlo Gualdaroni, per l'illustrazione del piano industriale 2011-2013.

L'illustrazione è cominciata con il confronto tra i risultati economici del 2007 e del 2010 che evidenziano complessivamente una perdita di profittabilità del Gruppo. E' continuata poi con l'esposizione delle strategie atte ad invertire la tendenza degli ultimi anni, in particolare:

  • razionalizzazione societaria;

  • riorganizzazione funzionale

  • riqualificazione rete commerciale

  • ridefinizione responsabilità gerarchiche

Tutto ciò dovrà essere supportato da una forte attenzione ai costi, in particolare:

  • azzeramento e ridiscussione del budget da assegnare a ogni centro di costo;

  • riduzione dei costi indiretti ricorrendo anche alla riqualificazione e alla riassegnazione dei lavoratori a costi diretti;

  • lotta allo spreco;

Tutto ciò con l'obiettivo per il 2013 di raggiungere 620milioni di euro di ricavi con un margine industriale significativo e migliore di quello del 2007.

Infine l'AD ha dichiarato che l'Azienda procederà unilateralmente all'introduzione della 5a super,

come previsto dal CCNL, ed ha inoltre chiesto alle OOSS di procedere rapidamente alla condivisione di un accordo per la bacheca elettronica.

In merito al contenimento dei costi l'AD ha precisato che è allo studio un piano di riduzione dei costi indiretti che include la necessità di sacrifici, anche attraverso una riallocazione delle competenze tecniche e delle risorse. Il piano non è ancora completato e sarà illustrato alle OO.SS. il 18 aprile c.a.. Inoltre ha anche annunciato la volontà di perseguire una concreta riduzione delle consulenze e del numero dei dirigenti e la cessazione di attività in perdita.

Le OO.SS. si sono rese disponibili all'approfondimento del piano industriale (carichi di lavoro e livelli occupazionali per ogni sito) ma fin da ora ribadiscono la loro indisponibilità a far pagare la ristrutturazione dell'Azienda esclusivamente ai lavoratori anche perché ciò sarebbe in profonda contraddizione con l'ambizioso piano di crescita presentato in data odierna.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Coordinamento nazionale Rsu Fim-Fiom-Uilm

Roma, 4 aprile 2011