Selex
communications: prosegue il confronto sul piano di riorganizzazione e
ristrutturazione Il
13 aprile 2007 si è svolto un nuovo incontro tra la Direzione aziendale
di Selex Communications, le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm ed
il Coordinamento nazionale di Selex Communications per proseguire la
discussione sul piano industriale. Nell’ambito
dell’incontro l’Amministratore Delegato ha illustrato con maggiori
approfondimenti e chiarimenti il piano illustrato in precedenza,
specificando tra l’altro in modo più chiaro le proprie intenzioni
rispetto alla riqualificazione di alcune attività, con particolare
riferimento al customer service. Ha
inoltre evidenziato la volontà di raggiungere in tempi stretti un
accordo complessivo, nell’ambito del quale l’azienda sarebbe
disponibile a confermare missioni ed eccellenze dei siti e potrebbe
rivedere l’intenzione di spostare reparti e attività dal sito di
Pomezia a quello di Cisterna di Inoltre
l’azienda ha annunciato l’intenzione di gestire le 350 eccedenze che
hanno i requisiti per esodo incentivato, mobilità lunga e corta, con lo
strumento della cassa integrazione. Ha
poi esplicitato che intende gestire le ulteriori 250 eccedenze ( Le
Oo.Ss. hanno ribadito le questioni che l’Azienda deve
modificare per avviare una fase stringente per realizzare un’intesa. 1.
Ridurre
il numero degli eccedenti indicati dall’Azienda, in particolare quelli
che non hanno i requisiti di pensionamento; 2.
garanzie
di rientro all’interno della Selex per tutti coloro che dovessero
essere interessati dal ricorso alla CIGS; 3.
impegno
a consolidare e sviluppare le attività industriali ed occupazionali del
sito di Cisterna di 4.
necessità
di rivedere la politica di decentramento delle attività presso aziende
dell’indotto o in regime di appalto per salvaguardare i livelli
occupazionali; 5.
le
attività di riqualificazione e ricollocazione del personale annunciato
dall’Azienda dovranno essere gestite in modo trasparente con le RSU; 6.
per
quanto riguarda i lavoratori che devono accedere alla mobilità, lunga o
corta, finalizzata alla pensione, dovranno essere gestiti senza creare
danni organizzativi e produttivi all’Azienda e sacrifici aggiuntivi ai
lavoratori; 7.
L’eventuale
ricorso alla CIGS dovrà prevedere forme di integrazione al reddito. Il
confronto con l’Azienda proseguirà il giorno 19 e 20 aprile prossimo. Fim-Fiom-Uilm
nazionali Coordinamento nazionale di Selex Communications
Roma,
13 aprile 2007 |