Comunicato sindacale: incontro con Finmeccanica su fusione ElsagDatamat e Selex Communications


Il 30 marzo si è svolto un incontro tra le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, i vertici di Finmeccanica e l’AD di ElsagDatamat e Selex Communications, prevalentemente per un primo chiarimento sul processo di fusione tra le due aziende, che di fatto costituisce la seconda fase del progetto RED (Riasetto Elettronica per la Difesa e Spazio) e che vedrà la filiera focalizzarsi su tre poli (Selex Sistemi Integrati per la sistemistica e Homeland Security, Selex Elsag per ICT, Sicurezza e Automazione e Selex Galileo per l’Avionica e l’Elettrottica).

I principi guida della fase 2 del progetto RED sono l’eliminazione delle sovrapposizioni ancora esistenti nella filiera, l’ottimizzazione del modello di offerta e la valorizzazione degli investimenti in Ricerca e Sviluppo. DRS in questa fase non è coinvolta nel progetto, che vede invece la presenza delle sedi estere, prevalentemente per quanto riguarda il Regno Unito.

Il progetto prevede la fusione tra Selex Communications ed ElsagDatamat nella nuova realtà Selex Elsag, a cui verranno trasferite le quote di Selex Service Management, Seicos e Digint attualmente detenute da Finmeccanica (per quest’ultima la quota Finmeccanica è del 49%).

L’obiettivo è la creazione di un polo ICT, Sicurezza e Automazione in grado di proporre un’offerta di soluzioni complete ed integrate di ICT e servizi di gestione sicura delle reti sia civili che militari. A tal fine sono previsti investimenti crescenti in particolare nel settore della sicurezza e stabili per i settori ICT, supporto e soluzioni. Tale polo vede un ruolo anche per le controllate delle due aziende, sulle quali è in corso una valutazione che potrà determinare in alcuni casi nella fusione in Selex Elsag, mentre in altri potrà risultare opportuno mantenere una posizione autonoma sui mercati. In ogni caso non verrà alterato il perimetro complessivo e dovrà essere garantita la continuità delle attività, che è uno degli obiettivi primari del processo.

Il piano di fusione illustrato è stato approvato dal CdA di Finmeccanica. Per quanto riguarda le linee guida del piano industriale, queste sono invece in via di elaborazione.

L’organico totale di Selex Communications ed ElsagDatamat è 7.211 persone, di cui 6119 in Italia (3.219 per Selex Communications e 2.900 per ElsagDatamat) e 1.092 all’estero. (902 per Selex Communications e 188 per ElsagDatamat) con presenza prevalente nel Lazio (totale 2.327)e in Liguria (totale 2.012), cui si aggiungono 232 persone per Selex Service Management, Seicos e Digint.

La Fiom, preso atto del quadro descritto, si è riservata di esprimere un giudizio sull’operazione a fronte di dati più chiari, precisi e completi di prospettiva industriale ed occupazionale rispetto alle B.U., ai siti, agli investimenti ed ai prodotti, con particolare attenzione anche al ruolo delle aziende controllate e ribadito che il confronto non può svolgersi in sede di incontri ristretti, ma deve necessariamente vedere il coinvolgimento a pieno titolo dei Coordinamenti Sindacali Nazionali.

La Fiom ha inoltre evidenziato che le fusioni non comportano necessariamente una compressione, ma che possono essere invece gestite in un’ottica di crescita e sviluppo. A tale proposito la Fiom ha evidenziato criticità rispetto alla storia delle due aziende ed all’impoverimento di alcune attività e produzioni che si è verificato nel tempo (p.es. per l’automazione), ricordando a tale proposito anche i vari passaggi di trasferimento di rami d’azienda da Selex Communications verso ElsagDatamat degli ultimi anni. È stato inoltre ricordato che si tratta di due realtà dove la contrattazione integrativa è rimasta sospesa da tempo e dove convivono miriadi di trattamenti diversificati.

La Fiom ha inoltre stigmatizzato la latitanza di ElsagDatamat per quanto riguarda le relazioni industriali e le numerose azioni unilaterali intraprese dall’azienda, che deve vedere una decisa inversione di tendenza, dato che un processo complesso come quello delineato, vede come presupposti imprescindibili la trasparenza, la chiarezza ed un corretto sistema di relazioni sindacali.

La Fiom ha infine sottolineato che una valutazione sulla fase 2 del progetto RED, non può prescindere da un’attenta verifica sullo stato di avanzamento della fase 1, che vede a tutt’oggi aperte diverse problematiche (attività compensative per Selex Galileo di Firenze, problemi operativi delle attività di Selex Galileo di Nerviano acquisite da Selex Sistemi Integrati, integrazione lavorativa in Selex Sistemi Integrati a seguito dell’acquisizione del ramo DSA da ElsagDatamat) e richiede risposte concrete.

È stato quindi concordato un percorso che vede in prima istanza un ulteriore incontro di verifica sulla fase 1 del progetto RED, di approfondimento sulle linee strategiche della fase 2 e successivamente la convocazione dei Coordinamenti nazionali di Selex Communications ed ElsagDatamat per la presentazione delle linee strategiche della fusione (fase 2).

 

Fiom nazionale


Roma, 30 marzo 2011