Oan. Sorpresa oltre i cancelli d’ingresso

  

Alle OAN di Tessera, all’interno dello stabilimento, oltre i cancelli d’ingresso, venerdì 13 novembre fin dalle sette del mattino, i lavoratori hanno trovato una sorpresa: pattuglioni di carabinieri e poliziotti, schierati e pronti ad intervenire in tenuta antisommossa: contro chi? L’azienda ha negato ogni coinvolgimento diretto sul fatto e ha dichiarato a due rappresentanti della FIOM di ignorare i motivi di una così massiccia presenza di polizia e carabinieri, a quell’ora e nello stabilimento.

Ma allora chi li ha chiamati e per quale ragione?

Alle nove del mattino era convocata l’assemblea degli iscritti FIM e UILM per illustrare l’accordo separato sul CCNL. All’assemblea, come era prevedibile dato l’argomento, hanno partecipato quasi tutti gli operai dello stabilimento con l’intento di contestare la pretesa di FIM e UILM di essere proprietarie del CCNL. I lavoratori in assemblea hanno denunciato il diritto democratico di esprimersi con il voto sull’intesa separata e hanno denunciato il comportamento anti democratico di FIM e UILM. L’assemblea ha demolito l’intesa separata anche sui contenuti, per l’inadeguatezza economica e il peggioramento delle parti normative introdotte senza mandato alcuno. Se i lavoratori fossero stati messi nelle condizioni di votare, FIM e UILM avrebbero toccato con mano il dissenso che dilaga contro l’accordo separato sul CCNL. I lavoratori delle OAN stanno subendo un processo di riorganizzazione, con CIGO già annunciata, per larga parte conseguenza di un accordo separato sottoscritto anche in questo caso da FIM e UILM ma non dalla FIOM. Insistiamo: chi ha chiamato polizia e carabinieri alle OAN e per quali ragioni? Si dà il caso che polizia e carabinieri in assetto antisommossa siano stati schierati in portineria fino alla conclusione dell’assemblea generale. Un atto intimidatorio che non ha precedenti. La FIOM invita i propri iscritti, i militanti, le RSU alla massima vigilanza per evitare i rischi di provocazioni sempre possibili in un momento difficile come l’attuale. La difesa dei propri diritti, la difesa del posto di lavoro non sono problemi di ordine pubblico e chi cerca di intimidire i lavoratori nelle dure vertenze in atto schierandogli contro polizia e i carabinieri, chiunque esso sia, si assume una pesante responsabilità.

La FIOM e la CGIL DI VENEZIA sui fatti accaduti oggi alle OFFICINE AERONAVALI, hanno chiesto una convocazione urgente al Prefetto.
 

SEGRETERIA FIOM CGIL VENEZIA – SEGRETERIA CGIL VENEZIA

 

Mestre, 13 novembre 2009