Alenia Aeronavali.

Il referendum rafforza il giudizio contrario della Fiom e dimostra che i lavoratori vogliono contare

  

In condizioni difficili dal punto di vista organizzativo, visto che l’azienda non ha reso disponibili i tabulati dei dipendenti, si è svolto il referendum abrogativo, promosso dalla sola Fiom, sull’accordo di ristrutturazione di Alenia Aereonavali.

Nonostante le pressioni dell’azienda, l’ostilità delle altre organizzazioni sindacali, la presenza di lavoratori in trasferta in altre aziende di Finmeccanica e della Cassa integrazione sul sito di Capodichino, hanno votato 452 lavoratori su una presenza media negli stabilimenti di circa 1.000 lavoratori di cui: 350 si sono espressi per l’abrogazione dell’accordo, 88 a favore dell’intesa e 14 si sono astenuti dal giudizio.

Quasi la metà delle donne e degli uomini occupati in Aereonavali ha voluto esprimersi sull’intesa separata, dimostrando come i lavoratori vogliono essere protagonisti sulle scelte del sindacato.

La Fiom vuole ringraziare tutte le persone che con coraggio si sono espresse nel referendum, sapendo come sia anche complicato esporsi contro l’azienda e sfidando tutti coloro che hanno invitato a disertare le urne, in un contesto dove sono a rischio anche i posti di lavoro.

La Fiom conferma, confortata dal giudizio dei lavoratori, il proprio parere di contrarietà all’intesa e si adopererà su tutti i tavoli e con tutti i mezzi per modificarne i contenuti, anche alla luce di quello che potrebbe essere un possibile ruolo di Finmeccanica nella vicenda delle manutenzioni di Alitalia.

L’azienda deve tener conto che quasi la metà dei lavoratori si sono espressi in maniera chiara, e che in modo particolare nello stabilimento di Tessera è stato superato di gran lunga il quorum del 50%, con una schiacciante vittoria dei no all’accordo.

Auspichiamo che il risultato della consultazione produca una riflessione anche nelle altre organizzazioni sindacali sulla necessità di confermare anche di fronte ad intese separate la necessità di consultare e far decidere sempre ai lavoratori il contenuto degli accordi.


 

Fiom-Cgil nazionale


 

Roma, 17 settembre 2008