Alenia Aeronavali: comunicato sindacale
Il 9-10-11 settembre si vota in tutto il gruppo Alenia Aeronavali. Il referendum è stato reso possibile da una raccolta di firme tra i lavoratori del gruppo, per consentire a tutti di esprimersi sull’accordo separato di FIM - UILM e azienda sulla riorganizzazione del gruppo. Adesso la parola passa ai lavoratori che dovranno decidere se abrogare l’accordo separato o mantenerlo attraverso l’esercizio democratico del voto ad evitare che alle OAN si affermi il principio antidemocratico secondo cui gli accordi si fanno senza il mandato e il consenso dei lavoratori. La FIOM esprime la propria contrarietà all’accordo separato per ragioni di metodo e di merito. Ogni accordo separato sancisce una rottura tra Organizzazioni sindacali e lavoratori e indebolisce l’azione unitaria a vantaggio delle aziende. Ogni accordo separato ha in sé l’idea che i lavoratori non contano nelle scelte che riguardano il loro futuro e che altri possono decidere per loro. Ma quando si giunge ad un accordo sperato che esclude la FIOM ci sono divergenze di merito che l’azienda non ha inteso considerare: - La crisi del gruppo ha origine dai guasti prodotti negli anni passati dai vertici aziendali, su cui il “progetto riorganizzativo” non dice niente limitandosi a scaricarne gli effetti sui lavoratori e sulle lavoratrici. - Fin d’ora sono evidenti gli effetti negativi dell’accordo separato voluto fortemente dall’azienda e sottoscritto in fretta e in furia dalla FIM e dalla UILM: parti sostanziali del piano, in particolare i nuovi programmi produttivi di Agusta e Superjet ma anche quelli dello stabilimento di Capodichino, sono incerti nella loro praticabilità e comunque differiti nel tempo tra la fine del 2009 e il 2011. - Vi sono lavoratori in CIGS a Capodichino, processi di mobilità (licenziamenti su base volontaria) ma anche circa 90 lavoratori di Tessera, da individuare tra operai, impiegati e capi squadra, da inviare in trasferta presso lo stabilimento Agusta di Vergiate e contemporaneamente circa 40 lavoratori in trasferta da Capodichino e da altri stabilimenti campani a Tessera, oltre ai circa 25 lavoratori interinali fino a fine anno sempre a Tessera, per fare fronte al carico di lavoro previsto per lo stabilimento veneziano. Come si vede un vuoto di strategia scaricato interamente sui lavoratori attraverso la mobilità, la cassa integrazione e le trasferte nel gruppo. Ciò che sta avvenendo da ragione alla FIOM che non ha sottoscritto l’accordo sulla riorganizzazione che sancisce la liquidazione di Alenia Aeronavali, del suo patrimonio industriale e professionale, il sostanziale ritiro dell’azienda dal settore delle trasformazioni, lo smembramento dello stabilimento di Tessera in tre distinte e ridotte società. Come si vede l’accordo separato non delinea alcuna prospettiva positiva mentre i fatti ci dicono che siamo già dentro ad un processo di riduzione occupazionale in tutti i siti del gruppo. La FIOM chiede il voto ai lavoratori per abrogare l’accordo separato e riaprire il confronto con Finmeccanica a partire dalla prospettiva industriale del gruppo. Un voto contrario all’accordo per:
Una larga partecipazione al Referendum, un voto contrario all’accordo separato, obbligano tutti e in primo luogo Finmeccanica a misurarsi con il giudizio dei lavoratori. Lavoratore Vota SI AL REFERENDUM per abrogare l’accordo separato del 16 giugno 2008. Vota SI AL REFERENDUM per impedire la pratica degli accordi separati , per decidere del futuro tuo e del gruppo Alenia Aeronavali.
FIOM Nazionale Coordinamento RSU delegati FIOM
Roma, 8 settembre 2008 |