Alenia Aeronavali: comunicato sindacale
Non vogliono far decidere i lavoratori
Si è svolto a Roma giovedì 28 agosto l’incontro nazionale di Alenia Aeronavali con il Coordinamento nazionale Fim, Fiom, Uilm per esperire la procedura di mobilità per 93 lavoratori del gruppo. Nell’incontro l’azienda, attraverso l’amministratore delegato, ha rappresentato l’attuale quadro industriale nei tre siti confermando nei fatti il piano riorganizzativo sancito dall’accordo separato del 16 giugno 2008.
Lo stabilimento di Brindisi
continuerà ad operare sui C130 per la Nigeria. Contestualmente alla
situazione di Alitalia emerge qualche preoccupazione per i carichi di
lavoro derivanti da Alitalia express. La Fiom ritiene importante che, dalle stesse dichiarazioni del gruppo dirigente aziendale, emerga per Aeronavali la possibilità di acquisire nuovi programmi in un mercato, quello delle trasformazioni, potenzialmente molto ricco e in espansione. Questo dimostra, come noi abbiamo sempre sostenuto, che l'azienda può avere un futuro in questo particolare segmento di mercato che da sempre ha caratterizzato il core delle attività di Alenia Aeronavali. Ciononostante l’azienda persevera nell’attuazione del piano di smantellamento del gruppo e anche la mobilità chiesta per 93 lavoratori va in questo senso proprio sulla base di quanto previsto dall’accordo separato in materia di gestione degli esuberi. Noi non siamo pregiudizialmente contrari allo strumento in sé, essendo vincolato alla volontarietà, il problema è che la mobilità così concepita ridurrà drasticamente il personale nel gruppo limitandone in prospettiva la potenzialità industriale. Per questo motivo, e in un ennesimo tentativo di mediazione con Fim e Uilm, abbiamo proposto un percorso unitario, con la firma con riserva del testo dell’accordo sulla mobilità che prevedesse l’impegno delle Oo.Ss. di convocare immediatamente assemblee unitarie per spiegare l’intesa e per poi far votare, anche in modo palese per alzata di mano, i contenuti del piano industriale aziendale. La Fiom avrebbe rispettato il giudizio dei lavoratori, qualsiasi esso fosse stato, pur di definire un percorso unitario che garantisse la consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici. La Fiom avrebbe rinunciato anche allo strumento del referendum purché fosse data ai lavoratori la possibilità di decidere democraticamente del proprio futuro esprimendosi liberamente sui contenuti degli accordi. Purtroppo dalle altre organizzazioni, in modo particolare la Fim, c’è stata una chiusura netta. È evidente che qualcuno ha paura del giudizio dei lavoratori, creando un distacco tra chi autoritariamente firma gli accordi e chi li subisce. Il Coordinamento nazionale Fiom di Alenia Aeronavali ritiene indispensabile superare questa situazione e per questo motivo si assume l’onere di organizzare la consultazione attraverso referendum di tutti i lavoratori del gruppo, sul piano industriale, nelle giornate del 9, 10 e 11 settembre prossimi. Non per una contrapposizione egemonica nei confronti delle altre organizzazioni, ma per confermare quel principio sindacale che deve garantire a tutti i lavoratori la possibilità di giudizio e di espressione con il voto su tutti gli accordi sottoscritti.
Fiom nazionale Coordinamento Fiom di Alenia Aeronavali Roma, 28 agosto 2008 |