Alenia Aeronavali: comunicato sindacale

  

La Fiom considera grave che alla richiesta di referendum formulata dai lavoratori di Aeronavali sull’accordo separato, non ci sia alcuna risposta da parte delle altre organizzazioni sindacali.

Nonostante la nostra disponibilità a confrontarci anche in assemblea su posizioni differenti, i lavoratori non sono al momento messi in condizione di poter decidere del proprio futuro con un referendum indetto unitariamente.

La Fiom conferma a tutti i livelli la contrarietà al piano industriale presentato, anche alla luce delle notizie di questi giorni, secondo le quali Sukhoi ha confermato un netto ritardo sul programma del superjet regionale e con il Governo degli Stati Uniti che ha azzerato la commessa dei tanker all’Airbus, rimettendo di fatto in corsa la Boeing sulle stesse lavorazioni considerate perse da Aeronavali.

Questi due argomenti non fanno che confermare la nostra opinione che uscire dalle trasformazioni sia un errore e che i tempi e le condizioni di programmi suppletivi non sono così scontati come l’intesa separata vorrebbe garantire.

Non è casuale che la nostra organizzazione sostenga da mesi che il gruppo debba rimanere unito. L’idea dello spezzatino del resto indebolisce anche la tenuta industriale degli stabilimenti, oltre a quella del gruppo.

Per questo crediamo che debbano essere i lavoratori a decidere sulla bontà del piano e se perdurerà il silenzio di Fim e Uilm, al rientro dalle ferie estive ci assumeremo l’impegno di indire il referendum da soli garantendone il regolare svolgimento.

Noi crediamo che sarebbe un errore considerare quanto sta succedendo solo una bega tra organizzazioni sindacali, perché capiamo che le scelte che l’azienda intende compiere rischiano di essere irreversibili.

Il 10 luglio ’08 al Ministero del Lavoro c’è stato l’incontro di procedura sugli strumenti da adottare per Capodichino. In quella sede la Fiom, riconfermando la contrarietà al piano industriale (con una dichiarazione a verbale scritta) ha confermato nei fatti attraverso la propria azione sindacale che sugli strumenti si poteva fare meglio e di più.

Confidando nella memoria dei lavoratori, con rigore ribadiamo che è sempre stata una prerogativa nostra la necessità di rotazione per i lavoratori in Cigs, con l’intento di ridurne i periodi, così come abbiamo sostenuto che la mobilità interaziendale debba essere oggetto di verifica sindacale e non una materia gestita unilateralmente dall’Azienda.

Con solerzia gli stessi che hanno firmato l’accordo separato si sono attribuiti la paternità del risultato, ma allora perché non lo avevano messo nel testo dell’intesa separata?

Noi crediamo che ci sarebbero ancora molti margini per migliorare quell’accordo, a partire dalle questioni strategiche del Gruppo.

La scelta di Aeronavali di arrivare all’accordo separato ha rappresentato per qualcuna delle altre organizzazioni la ghiotta occasione di tentare di emarginare la Fiom indipendentemente dai contenuti industriali e dalle garanzie per i lavoratori.

Noi ci adopereremo ostinatamente affinché per il sindacato valga solo il merito delle questioni, continueremo a rappresentare e a difendere i lavoratori, ci adopereremo per fare il referendum.

La Fiom ha un’unica posizione che vale per tutti gli stabilimenti ed è stata sempre esplicitata in modo trasparente nei nostri comunicati e sostenuta nelle assemblee.


 

Fiom nazionale

Coordinamento Fiom di Alenia Aeronavali

 

Roma, 15 luglio 2008