Oltre il 25% dei lavoratori di Alenia Aeronavali vogliono il referendum!
Nonostante l’alto numero di lavoratori distaccati ed in trasferta, sono oltre 320 le firme raccolte dal comitato per il referendum abrogativo dell’accordo di ristrutturazione di Aeronavali. A fronte della richiesta legittima dei dipendenti di poter decidere, l’azienda ha comunicato alla Fiom nazionale l’indisponibilità a fornire la documentazione per il regolare svolgimento della consultazione, non essendo stato richiesto unitariamente dalle tre organizzazioni lo svolgimento del referendum. La Fiom ha immediatamente invitato Fim e Uilm di sottoscrivere una richiesta congiunta per l’attivazione delle procedure, come previsto dall’accordo unitario del 14 dicembre 1993 ed auspica che in tempi rapidi ci sia una risposta positiva. Sarebbe gravissimo se alla lacerazione dell’intesa separata si sommasse un comportamento che nei fatti disdetta le regole decise unitariamente ed in particolare quelle sul diritto dei lavoratori di poter decidere sugli accordi. Dopo la stagione degli accordi separati è stato deciso unitariamente il vincolo del referendum sulle intese raggiunte. Recedere da questa decisione unitaria, significherebbe determinare una profonda lacerazione nelle stesse relazioni tra organizzazioni e anche con Finmeccanica e le sue società controllate. Noi rispettiamo le scelte degli altri, ma al contempo riterremmo grave che, per l’ennesima volta, le differenti opinioni dei sindacati inibiscano il sacrosanto diritto dei lavoratori di decidere del proprio futuro. Continuiamo nel frattempo a raccogliere le firme e chiediamo a tutti i lavoratori che non l’hanno ancora fatto, di sostenere la raccolta per garantire il diritto alla democrazia in ogni occasione, a partire dagli accordi separati.
Fiom nazionale Roma, 8 luglio 2008 |