Oan. Comunicato sindacale
Dopo le verifiche territoriali, si sono incontrati ieri a Roma Alenia Aereonavale, Alenia Aeronautica e Finmeccanica assieme al coordinamento nazionale FIM FIOM UILM per analizzare le possibili soluzioni alla crisi di Aereonavali. Dall’incontro emerge l’intenzione, da parte aziendale, di smembrare il gruppo, convertendo due dei tre siti in stabilimenti di Aeronautica, riducendo ad una presenza pressoché simbolica nel settore delle trasformazioni aeronautiche solo sullo stabilimento di Venezia Tessera che verrebbe a sua volta diviso in tre società differenti. La Fiom ritiene sbagliata la scelta di frammentare questa azienda perché non garantirebbe assolutamente alcun futuro ad Aereonavali, scaricando tutto sull’uso di ammortizzatori sociali per due anni, in pratica facendo pagare alle maestranze l’incapacità manageriale. Dopo anni di latitanza del gruppo dirigente ora si tenta la strada più comoda per liquidare la società nel peggiore dei modi, invece di presentare un piano industriale, si tenta di dare garanzie confermando gli stessi segmenti di mercato che hanno creato le condizioni della crisi, senza alcun elemento di efficentamento. Allarmano le dichiarazioni per le quali la conversione di Capodichino sarebbe strategica, nonostante il coinvolgimento di una minima parte del personale, alla produzione della commessa vinta negli Stati Uniti. La FIOM ritiene pericoloso caricare un sito da convertire, e con il personale da riqualificare, la responsabilità di un programma così importante e strategico per tutta Finmeccanica. Noi crediamo che Aereonavali in quanto società controllata al 100% da Alenia Aeronautica rappresenti un elemento di valore industriale per il sistema paese e sia delittuoso frammentarla. Se Finmeccanica ritiene, come dice, che i lavoratori siano una risorsa, allora imponga ad Alenia di assorbire tutti i siti e crei una divisione Trasformazioni garantendo una tenuta industriale sul mercato, producendo anche elementi di flessibilità per le stesse forniture di Alenia Aeronautica.
Fiom nazionale
Roma, 27 maggio 2008 |