Oan. Comunicato sindacale
Il
coordinamento nazionale Fiom di Officine Aereonavali riunitosi a Roma il 7
marzo 2006 esprime grande preoccupazione per la tenuta industriale di OAN. È
sotto gli occhi di tutti la situazione di crisi industriale in cui versa
la società e nonostante ciò il gruppo dirigente non ritiene opportuno
spiegare al sindacato ed ai lavoratori il reale stato di difficoltà
dell’impresa. Da
mesi Preoccupa
che nelle riunioni di stabilimento si sia spiegato alle RSU che non è
stato ancora approvato il budget industriale da parte dell’azionista. Dai
vari siti produttivi, secondo Non è
possibile che vengano impiegati lavoratori stranieri, assoldati quasi come
mercenari, praticamente in prestazione di manodopera, per di più laddove
ci sono anche degli scarichi di lavoro. I
mali di Officine Aereonavali non possono essere ricondotti alla mancanza
di competitività causata dall’elevato costo di lavoro, ma piuttosto ad
un modello industriale basato sul decentramento spinto e sulle flessibilità
incontrollate. Questa
è una società che solo qualche anno fa produceva ricchezza e profitti e
che oggi si trova in una condizione delicata a causa di politiche
industriali sbagliate. Noi
crediamo che quest’azienda debba essere riprogettata dal punto di vista
gestionale valorizzando le risorse interne e non con il loro
impoverimento, come per altro sta succedendo con gli incentivi all’esodo
che vengono offerti ai lavoratori senza alcun accordo con il sindacato. Bisogna
pensare ad un piano di investimenti mirati e finalizzati al rafforzamento
tecnologico dell’impresa evitandone lo smantellamento industriale con la
cessione di aree ad altre società. Chiediamo
la riconferma delle missioni produttive di tutti gli stabilimenti ed il
mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Debbono
essere valorizzate le risorse interne, a partire dai lavoratori, che
continuano nonostante tutto a svolgere le loro mansioni. In un’impresa
normale non si possono sostituire 5 direttori in un anno, com’è
successo a Tessera e poi sostenere che quello stabilimento è meno
produttivo di altri! Assistiamo
piuttosto al tentativo della società di tamponare tutte le contraddizioni
che stanno esplodendo nel gruppo con una politica territoriale, sito per
sito, con il risultato che non vengono onorate neanche le intese con le
RSU. Queste
sono le questioni di cui vorremmo discutere con Officine Aeronavali, ma
purtroppo non abbiamo un interlocutore sufficientemente attento, che
comunque si è contraddistinto per una gestione unilaterale dell’azienda
escludendo, laddove ha potuto, ogni rapporto con il sindacato. Per
questo richiederemo a Fim e a Uilm di formalizzare una richiesta di
incontro urgente e congiunto
con Officine Aeronavali, con la capo gruppo Alenia Aereonautica e con
Finmeccanica in quanto azionista di riferimento. Coordinamento
nazionale Fiom |