VERTENZA MBDA: FALSA PARTENZA Si
è tenuto lunedì 21 ottobre il secondo incontro con la direzione aziendale MBDA
sul tema della contrattazione di II livello. Si
è trattato di un incontro interlocutorio, in quanto l’azienda – invece di
entrare nel merito e di approfondire i singoli punti della piattaforma – si è
limitata a fornire risposte generiche e parziali; su alcuni punti la direzione
è stata invece categorica, chiara e decisa: quelli sui quali (ad esempio professionalità;
fondo sanitario aziendale) la risposta è stata un NO SECCO. Sconcertante
è stata anche la posizione espressa dall’azienda sulla definizione del nuovo
meccanismo di premio di risultato: da una azienda che nel precedente incontro
aveva evidenziato con forza la necessità di migliorare i propri livelli di
efficienza, di rispetto dei tempi, di qualità, di creazione del valore, ci si
sarebbe aspettati la manifestazione di un serio interesse a legare incentivi
economici collettivi al superamento delle criticità aziendali segnalate. Invece
nulla di tutto ciò. L’azienda
ha infatti dichiarato – nonostante abbia espresso la necessità di “mettere
in tiro” il sistema – di non essere sostanzialmente in grado di monitorare e
misurare gli aspetti di produttività e di efficacia disaggregati nelle diverse
unità aziendali. Incomprensibile
anche la contrarietà espressa dall’azienda a “mettere mano” al sistema di
inquadramento categoriale e di valutazione delle professionalità, come invece
da noi richiesto in piattaforma: una azienda ad alta tecnologia, caratterizzata
da elevate professionalità, e di dimensioni europee come MBDA, dovrebbe invece
– a nostro avviso – avere tutto l’interesse ad innovare una normativa
obsoleta, vecchia di ben 29 anni. La
direzione aziendale, mentre ha dato risposte inadeguate alle nostre richieste,
ha poi tentato di mettere al centro del confronto la necessità di armonizzare
trattamenti oggi diversificati presenti all’interno della società, andando a
proponendo di “tagliare le punte”, cioè le condizioni di miglior favore. Le Segreterie nazionali e il Coordinamento MBDA, respingendo tale
posizione aziendale almeno nei termini nei quali era stata espressa, hanno
ribadito di voler discutere in primo luogo della piattaforma presentata dai
lavoratori e non di altro. A
tale riguardo hanno chiesto all’azienda di poter disporre – a monte del successivo incontro – di una prima stesura dei testi sui
vari punti contrattuali, in particolare sul possibile meccanismo di premio di risultato,
nonché di tabelle di comparazione sugli aspetti economici e normativi laddove
diversificati, tra i vari siti, ivi compresa la normativa trasferte i cui valori
economici sono fermi dal 1994. A
conclusione dell’incontro, la delegazione sindacale ha ribadito all’azienda
la necessità di avviare un confronto vero, in grado di consentire una rapida e
positiva conclusione della vertenza. In
base all’andamento del prossimo incontro, potranno essere definite adeguate
iniziative di mobilitazione da parte dei lavoratori a sostegno delle buone
ragioni contenute in piattaforma. Il
Coordinamento MBDA Fim, Fiom, Uilm nazionali Roma,
23 ottobre 2002
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