Mbda: no a cessioni e spacchettamenti

 

La Fiom ritiene insufficienti le rassicurazioni verbali finora fornite da Finmeccanica rispetto al fatto che allo stato attuale non esisterebbero atti ufficiali in relazione ad eventuali modifiche dell’assetto azionario di MBDA Italia.

Il quadro delle alleanze internazionali del gruppo è in continua evoluzione, e un’organizzazione sindacale non può accontentarsi di affermazioni generiche quando si tratta di garantire i livelli occupazionali e le prospettive industriali di un’azienda che opera in un settore strategico. Ciò a maggior ragione per MBDA Italia che fa parte di una joint-venture transnazionale, nell’ambito della quale i siti italiani rischiano di essere i più esposti.

La Fiom , nel ribadire la propria contrarietà a qualsiasi scelta di cessione o spacchettamento di MBDA Italia, sollecita la convocazione di un tavolo formale – per altro già chiesto unitariamente un mese fa – in cui vengano date garanzie formali rispetto al futuro dell’azienda.

 

Roma, 21 aprile 2006