Una larghissima maggioranza si esprime a favore dell’ipotesi di accordo della Galileo avionica

La Fiom nazionale esprime il proprio giudizio positivo sull’ipotesi di accordo raggiunta nel gruppo Galileo Avionica e sottoscritta il 17 febbraio scorso da Fim, Fiom e Uilm nazionali e dal Coordinamento nazionale di Galileo Avionica e sull’esito della relativa consultazione (riepilogato nella tabella allegata) che in base al consenso elevatissimo raggiunto in tutti i siti dove l’ipotesi di accordo è stata sottoposta al voto delle lavoratrici e dei lavoratori, conferma la validità del risultato complessivo raggiunto.

Rispetto a tale risultato, la Fiom ritiene necessario valorizzare i contenuti dell’ipotesi di accordo per quanto riguarda gli aspetti attinenti alle politiche industriali, particolarmente rilevante a fronte del processo di integrazione di Galileo Avionica nell’ambito di una società transnazionale, al sistema avanzato di relazioni sindacali, al mercato del lavoro, alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il testo sottoscritto contiene inoltre importanti risposte per quanto riguarda la valorizzazione delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori della Galileo Avionica, sia per le categorie operaie, che per quelle impiegatizie e per i 7 livelli ed ai 7 livelli quadri. Infine salvaguarda l’importante e storico istituto mutualistico del Fas dell’area milanese, le convenzioni in essere e prevede l’introduzione in via sperimentale di un piano di assistenza sanitaria, il cui avvio e il cui andamento sarà costantemente monitorato da una commissione paritetica, che comprende quindi rappresentanti diretti delle lavoratrici e dei lavoratori, dei loro bisogni e dei loro interessi. A un risultato positivo sia in termini normativi che economici, si aggiunge inoltre che anche per quanto riguarda il difficile processo di armonizzazione si sia raggiunto un sostanziale equilibrio.

Il fatto che nel sito di Pomezia non sia stata svolta la consultazione, corre il rischio di isolare lo stabilimento da tutto il resto del Gruppo, ove si è costruita una vertenza difficile, nella quale è indispensabile la solidarietà tra tutte le diverse realtà. In ogni caso le decisioni delle Rsu, per la Fiom , vanno rispettate. È evidente però che a questo punto, non essendo stato sottoposto al voto delle lavoratrici e dei lavoratori, l’accordo non può essere considerato operativo per lo stabilimento di Pomezia. Per queste ragioni, la Fiom propone alla Rsu di definire le iniziative di lotta necessarie a concludere la vertenza anche nello stabilimento di Pomezia, per ottenere la soluzione della questione del problema locale dei “permessi a recupero”. Non è infatti accettabile che le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento non abbiano né l’accordo, né la vertenza aperta. D’altra parte per la Fiom vale il principio che non c’è intesa valida senza il voto delle lavoratrici e dei lavoratori. Pertanto, in base all’esito del referendum svolto negli altri siti, a fronte dell’assenza di una consultazione nel sito di Pomezia, la Fiom sottoscriverà l’intesa con la riserva per lo stabilimento di Pomezia.

Resta comunque confermato l’impegno della Fiom, per una soluzione positiva del problema di tale sito, che veda il testo definitivo corrispondere a quanto discusso nell’ambito del Coordinamento nazionale e a quanto definito con l’Azienda nella fase conclusiva del negoziato, in termini di mantenimento della suddetta normativa locale come condizione di miglior favore, così come il fatto che la Fiom è impegnata nell’individuazione di percorsi unitari a tal fine.

la Fiom nazionale  

 

Roma, 17 marzo 2006