Piano di riorganizzazione dell’ "elettronica per la difesa, sicurezza e spazio" del gruppo Finmeccanica
Il 3 maggio si sono riunite le strutture ed i coordinamento Fiom delle aziende interessate dal piano di riorganizzazione delle attività di “Elettronica per la Difesa, Sicurezza e Spazio” per una discussione di merito sull’impatto di quanto sin qui prospettato da Finmeccanica. Dalla discussione è emerso che il piano si prospetta sostanzialmente come un’operazione di contenimento dei costi oltre che come una razionalizzazione di carattere industriale vera e propria. Dagli interventi è emerso con chiarezza che in aggiunta alle preoccupazioni da parte delle realtà per le quali è prevista la cessione di attività e/o personale, sussistono fondati timori dati dal fatto che i passaggi annunciati daranno luogo ad una serie rilevante di sovrapposizioni, le cui conseguenze dovranno essere valutate con grande attenzione, dato e che la Fiom non è disponibile a discutere di esuberi. Si rende pertanto necessario approfondire attraverso una mappatura attenta e precisa i perimetri del patrimonio industriale e professionale presente in tutte le aziende e negli stabilimenti di Finmeccanica. Ciò anche al fine di analizzare meglio da un lato la dipendenza delle singole aziende da fornitori esterni, dall’altro gli effetti delle sovrapposizioni esistenti a livello complessivo con DRS, così come le prospettive di tenuta delle aziende sul mercato nazionale ed estero. Le preoccupazioni emerse dalla riunione sono quindi di natura squisitamente industriale e come tali verranno affrontate, soprattutto in vista del fatto che allo stato attuale, la riorganizzazione prospettata mantiene un’impostazione fortemente caratterizzata come un’operazione finanziaria e bilancistica. La Fiom ritiene indispensabile che Finmeccanica presenti un piano complessivo, sia per l’intera filiera che di dettaglio. Tale piano dovrà essere oggetto di discussione all’interno dei Coordinamenti di Gruppo e comprensivo di un piano di investimenti sia nelle società cedenti, che in quelle acquirenti, in grado di garantire lo sviluppo delle missioni industriali e dei prodotti specifici, indipendentemente dal fatto che risultino oggetto di cessione o di acquisizione. Solo successivamente a questo passaggio, la Fiom esprimerà un giudizio complessivo sul piano di riorganizzazione annunciato da Finmeccanica. Una nuova riunione si svolgerà dopo l’incontro con Finmeccanica previsto per il 19 maggio.
Fiom nazionale
Roma, 3 maggio 2010 |