Riunione Fiom su problematiche 7i livelli e quadri delle aziende Finmeccanica  

Lo scorso 15 novembre si è tenuta una riunione Fiom dedicata alla problematica dei 7i livelli e quadri delle aziende Finmeccanica. Tale categorie professionali sono aumentate in modo considerevole (ca. 4-5000 unità per quanto riguarda i soli 7i livelli e 15000 a livello complessivo) ed un numero così elevato di presenze in queste categorie professionali, da un lato pone alle aziende il problema della difficoltà di gestirle a livello individuale, ma dall’altro, in assenza di un intervento concreto e credibile del sindacato, determina un problema di rappresentanza e di rappresentatività.  I numeri qui riportati sono per altro destinati a crescere ulteriormente, vista la tendenza delle aziende del gruppo ad assumere prevalentemente laureati (ca. 60% del totale). La Fiom ha quindi ritenuto urgente convocare una riunione dedicata a queste tematiche per avviare una discussione al proprio interno, valorizzando il ruolo di delegate e delegati Fiom inquadrati in queste categorie professionali.

La discussione, finalizzata ad avviare un percorso specifico della Fiom su questo argomento, ha affrontato i seguenti argomenti:

- definizione di un percorso negoziale a livello centrale – da concordare con Fim e Uilm - per la definizione di uno schema con Finmeccanica (p.es. accordo quadro) definito a livello di gruppo, in analogia con quanto fatto per l’apprendistato, che lasci adeguati margini di autonomia alla contrattazione aziendale;

- costruzione di una linea negoziale uniforme per le discussioni aperte su vari tavoli aziendali in merito alla questione dei premi trimestrali/annuali (maggiori prestazioni) finalizzate alla contrattualizzazione degli stessi;

- valutazione del tipo di richieste vengono da questa categoria con particolare attenzione alla formazione continua, a quella dell’orario di lavoro ed alla questione dei benefits;

- analisi dell’evoluzione dei percorsi professionali e di carriera di queste categorie, anche alla luce della discussione sull’inquadramento unico in vista del rinnovo del CCNL;

- necessità di evitare che si determinino spinte particolaristiche e corporative;

- necessità di rispondere con proposte concrete della Fiom ad interventi ed iniziative unilaterali da parte di altre organizzazioni, anche non confederali come Federmanager.

 

Premi trimestrali/annuali

I premi esistenti vanno contrattualizzati, sottraendoli alla gestione unilaterale delle aziende ed individuando forme di consolidamento degli importi erogati e loro incrementi. Tali premi non possono però essere repliche dei PdR, ma devono basarsi su criteri di calcolo ed indicatori che diano certezza rispetto al consolidamento degli importi preesistenti ed al loro incremento. Eventuali differenziazioni che penalizzano personale di nuova assunzione vanno superate e rimosse.

 

Formazione continua

Per le professionalità più elevate la formazione continua è un elemento fondamentale. I percorsi ed i contenuti formativi devono prevedere un intervento del sindacato, anche sulla base di quanto emerge nel rapporto diretto con le lavoratrici ed i lavoratori interessati e può anzi essere uno degli strumenti per la costruzione di un intervento specifico per queste categorie professionali.

 

Orario di lavoro

Va valutata con attenzione, anche in un’ottica di genere, la necessità di dare una risposta alla richiesta di abolizione della timbratura ai fini della rilevazione dell’orario. Tale discussione deve però essere svolta con estrema attenzione, dato che non può approdare a risultatati che alludano meramente in una flessibilità totale ed incontrollata dell’orario di lavoro, anche in vista del fatto che questo argomento avrà un ruolo centrale nel prossimo rinnovo del CCNL.

Benefits

Tale questione è particolarmente sentita ed è oggetto di iniziative unilaterali da parte delle aziende. Va chiarito che per la Fiom esiste una differenza chiara e non mediabile tra salario diretto e salario indiretto e che pertanto non sono possibili scambi tra istituti di questo genere nel contesto della discussione sui premi. Eventuali vertenze su questa materie, in particolare per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integrativa, non possono però limitarsi solo a queste categorie, ma devono necessariamente comportare benefici per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori.

 

Percorsi professionali e di carriera/Inquadramento

La discussione ha evidenziato come i percorsi di carriera negli ultimi anni abbiano subito una battuta di arresto, determinando da un lato la delusione delle singole persone rispetto alle proprie aspettative e dall’altro uno stato di incertezza rispetto agli sviluppi dei percorsi professionali. Si rende quindi necessario ragionare sulla contrattualizzazione di criteri oggettivi alla base dei percorsi di carriera, con la possibilità di elaborare contestualmente anche un contributo alla discussione sull’inquadramento unico nel contesto del rinnovo del CCNL, così come sulla rivendicazione dell’accesso a percorsi formativi ed al loro riconoscimento professionale.

 

La discussione proficua svolta nella riunione del 15 novembre dovrà essere ripresa ed approfondita a valle di un confronto con Fim e Uilm per la costruzione di un percorso unitario come presupposto per dare un seguito concreto anche alle questioni che allo stato attuale non sono oggetto di negoziato con le aziende. Ciò anche al fine di costruire e rafforzare il rapporto con le lavoratrici ed i lavoratori inquadrati in queste categorie professionali.

Tale passaggio è particolarmente importante a fronte di iniziative unilaterali da parte di alcune organizzazioni ed in vista della necessità di contrastare sia le spinte centrifughe provenienti da organizzazioni “parasindacali”, che le spinte corporative che la Federmanager in particolare, sta alimentando.

La Fiom nazionale è impegnata nei passaggi necessari all’individuazione di modalità adeguate alla costruzione di un momento di sintesi unitaria sugli argomenti trattati.

Fiom nazionale

 

Roma, 29 novembre 2006