Riunione Fiom su problematiche 7i
livelli e quadri delle
aziende Finmeccanica
Lo scorso 15 novembre si è tenuta una riunione
Fiom dedicata alla problematica dei 7i livelli e quadri delle aziende
Finmeccanica. Tale categorie professionali sono aumentate in modo
considerevole (ca. 4-5000 unità per quanto riguarda i soli 7i livelli e La discussione, finalizzata ad avviare un
percorso specifico della Fiom su questo argomento, ha affrontato i
seguenti argomenti: -
definizione di un percorso negoziale a livello centrale – da
concordare con Fim e Uilm - per la definizione di uno schema con
Finmeccanica (p.es. accordo quadro) definito a livello di gruppo, in
analogia con quanto fatto per l’apprendistato, che lasci adeguati
margini di autonomia alla contrattazione aziendale; -
costruzione di una linea negoziale uniforme per le discussioni
aperte su vari tavoli aziendali in merito alla questione dei premi
trimestrali/annuali (maggiori prestazioni) finalizzate alla
contrattualizzazione degli stessi; -
valutazione del tipo di richieste vengono da questa categoria con
particolare attenzione alla formazione continua, a quella dell’orario
di lavoro ed alla questione dei benefits; -
analisi dell’evoluzione dei percorsi professionali e di
carriera di queste categorie, anche alla luce della discussione
sull’inquadramento unico in vista del rinnovo del CCNL; -
necessità di evitare che si determinino spinte particolaristiche e
corporative; -
necessità di rispondere con proposte concrete della Fiom ad
interventi ed iniziative unilaterali da parte di altre organizzazioni,
anche non confederali come Federmanager. Premi trimestrali/annuali I premi esistenti vanno contrattualizzati,
sottraendoli alla gestione unilaterale delle aziende ed individuando forme
di consolidamento degli importi erogati e loro incrementi. Tali premi non
possono però essere repliche dei PdR, ma devono basarsi su criteri di
calcolo ed indicatori che diano certezza rispetto al consolidamento degli
importi preesistenti ed al loro incremento. Eventuali differenziazioni che
penalizzano personale di nuova assunzione vanno superate e rimosse. Formazione continua Per le professionalità più elevate la
formazione continua è un elemento fondamentale. I percorsi ed i contenuti
formativi devono prevedere un intervento del sindacato, anche sulla base
di quanto emerge nel rapporto diretto con le lavoratrici ed i lavoratori
interessati e può anzi essere uno degli strumenti per la costruzione di
un intervento specifico per queste categorie professionali. Orario di lavoro Va valutata con attenzione, anche in un’ottica
di genere, la necessità di dare una risposta alla richiesta di abolizione
della timbratura ai fini della rilevazione dell’orario. Tale discussione
deve però essere svolta con estrema attenzione, dato che non può
approdare a risultatati che alludano meramente in una flessibilità totale
ed incontrollata dell’orario di lavoro, anche in vista del fatto che
questo argomento avrà un ruolo centrale nel prossimo rinnovo del CCNL.
Benefits Tale questione è particolarmente sentita ed è
oggetto di iniziative unilaterali da parte delle aziende. Va chiarito che
per Percorsi professionali e di
carriera/Inquadramento La discussione ha evidenziato come i percorsi di
carriera negli ultimi anni abbiano subito una battuta di arresto,
determinando da un lato la delusione delle singole persone rispetto alle
proprie aspettative e dall’altro uno stato di incertezza rispetto agli
sviluppi dei percorsi professionali. Si rende quindi necessario ragionare
sulla contrattualizzazione di criteri oggettivi alla base dei percorsi di
carriera, con la possibilità di elaborare contestualmente anche un
contributo alla discussione sull’inquadramento unico nel contesto del
rinnovo del CCNL, così come sulla rivendicazione dell’accesso a
percorsi formativi ed al loro riconoscimento professionale. La discussione proficua svolta nella riunione del
15 novembre dovrà essere ripresa ed approfondita a valle di un confronto
con Fim e Uilm per la costruzione di un percorso unitario come presupposto
per dare un seguito concreto anche alle questioni che allo stato attuale
non sono oggetto di negoziato con le aziende. Ciò anche al fine di
costruire e rafforzare il rapporto con le lavoratrici ed i lavoratori
inquadrati in queste categorie professionali. Tale passaggio è particolarmente importante a
fronte di iniziative unilaterali da parte di alcune organizzazioni ed in
vista della necessità di contrastare sia le spinte centrifughe
provenienti da organizzazioni “parasindacali”, che le spinte
corporative che Fiom
nazionale
Roma, 29 novembre 2006 |