Comunicato del coordinamento Fiom di Elsag e Datamat

   

Il 6 novembre 2006 si è riunito il coordinamento Fiom di Elsag e Datamat per discutere dello stato del progetto di integrazione tra le due società, della situazione delle relazioni sindacali e della contrattazione aziendale.

Al rientro di Elsag nel perimetro di Finmeccanica è seguita una politica del fatto compiuto per rafforzare le missioni considerate strategiche (difesa e sicurezza), attraverso la dismissione di aziende e di attività squisitamente civili. Questo processo, avviato in assenza di un piano industriale compiuto, dopo l’acquisizione di Datamat, procede ora sulla base di un progetto di integrazione, secondo una logica analoga e basata principalmente su criteri di tipo finanziario, che rischiano di disperdere una parte importante del patrimonio industriale complessivo sia di Elsag che di Datamat.

La Fiom ha da sempre espresso la propria contrarietà ad operazioni di questo tipo - a partire dalla vicenda “Finmeccanica 2” - e ribadisce ancora una volta un giudizio profondamente negativo nei confronti della strategia di Finmeccanica, che prosegue con una politica di spacchettamento dei due gruppi, creando uno spezzatino da privatizzare, usando le società attive nei settori civili come fonte di finanziamento per la rifocalizzazione delle attività strategiche verso il settore militare.

Il coordinamento Fiom di Elsag e Datamat conferma la propria determinazione nell’opporsi a questo tipo di processo, che oltretutto risulterebbe controproducente anche in vista del fatto che il carattere “duale” delle attività è una garanzia rispetto ad un andamento e ad uno sviluppo equilibrato delle aziende, che è l’elemento fondamentale per assicurare la tenuta occupazionale delle stesse. Ciò a maggior ragione a fronte del fatto che il ramo di attività nel settore banche e finanza è in crescita, mentre le attività militari in buona parte del Gruppo Finmeccanica stanno subendo un calo di ordini rilevante, con conseguenze negative sui carichi di lavoro e sull’andamento economico e finanziario. In questo contesto vanno evidenziate le prime ripercussioni negative su contratti e carichi di lavoro che, a seguito dell’avvio della cessione di Elsag-Gest, sono già visibili per quanto riguarda alcune aree di attività di Elsag. Va qui sottolineato che per quanto riguarda Elsag-Gest, a tutt’oggi non è chiaro lo stato di avanzamento della cessione avviata da Elsag e da Finmeccanica - sulla quale la Fiom ha da sempre espresso la propria contrarietà - lasciando le lavoratrici ed i lavoratori nell’incertezza totalmente inaccettabile e accentuata dalle notizie su una crisi di liquidità della società acquirente.

La Fiom, a partire dal giudizio negativo fino ad ora espresso unitariamente rispetto al progetto di dismissione del ramo di attività nel settore banche e finanza, invita Fim e Uilm a costruire un percorso unitario finalizzato a contrastare tale progetto.

A tal fine la Fiom si impegna nuovamente a ricercare un confronto con Fim e Uilm per individuare un percorso per la costituzione di un coordinamento nazionale unitario di Elsag e Datamat che tenga conto di tutte le specificità, sia territoriali che aziendali, al fine di costruire un sistema di relazioni sindacali corrette, che rispetti i ruoli e la titolarità delle OO.SS. a tutti i livelli. Ciò anche al fine di far partire in tempi non lunghi un percorso che consenta di avviare una contrattazione integrativa di Gruppo, fermo restando che nel frattempo tutte le vertenze avviate a livello aziendale devono proseguire e concludersi positivamente, nell’ambito del loro rispettivo e naturale percorso negoziale.

La Fiom ritiene infine fondamentale riprendere in tempi rapidissimi il confronto sul progetto di integrazione tra Elsag e Datamat e, a fronte di ulteriori ritardi nella risposta alla richiesta di incontro unitaria del 19 ottobre scorso, invita Fim e Uilm ad individuare percorsi di mobilitazione comuni finalizzati alla riapertura del tavolo.

 

Fiom nazionale

Coordinamento Fiom di Elsag e Datamat

 

Roma, 7 novembre 2006