| Comunicato Fiom sul processo di integrazione tra Elsag e Datamat Il
      15 febbraio presso la sede di Finmeccanica si è svolto un incontro tra le
      Segreterie Nazionali di Fim-Fiom-Uilm, i vertici aziendali delle due
      società Elsag e Datamat e di Finmeccanica. Nel corso dell’incontro sono
      state illustrate le caratteristiche delle due società, le rispettive
      missioni, aree di competenza ed eccellenze – anche in relazione ai
      mercati di riferimento – nel contesto del progetto di integrazione tra
      le due società avviato a seguito del rientro di Elsag nel perimetro di
      Finmeccanica nel dicembre 2004 e dell’acquisizione dell’89,05% del
      pacchetto azionario di Datamat. In
      base a quanto esposto, il processo, che appare rallentato dal fatto che
      l’OPA su Datamat non ha consentito a Finmeccanica di acquisire
      l’intero pacchetto azionario della società – si articola in due
      passaggi. È stata avviata una prima fase di coordinamento e integrazione
      tra le due società (con una contestuale definizione delle modalità e dei
      tempi di ulteriori OPA finalizzate al delisting di Datamat), di cui è
      stata annunciata la conclusione nel giugno 2006 con la presentazione di un
      piano industriale. Successivamente, nell’ambito di una seconda fase, che
      dovrebbe concludersi entro il 2006, il processo prevede la costituzione di
      una NewCo, destinata ad essere il polo del Gruppo Finmeccanica nella
      sistemistica e nel settore del software avanzato per difesa, sicurezza,
      logistica, automazione ed ICT. Nei prossimi giorni le direzioni aziendali
      di Elsag e Datamat si sono impegnate a svolgere incontri informativi dello
      stesso livello alla presenza delle RSU delle due società e delle OO.SS.
      territoriali. Dopo
      l’illustrazione, Finmeccanica ha specificato che nell’ambito del
      processo di integrazione societaria sono previste operazioni di
      efficientamento, di razionalizzazione delle sovrapposizioni dei perimetri
      e di “valorizzazione” delle aree non considerate strategiche rispetto
      al core-business di Finmeccanica (p.es. banche, telecomunicazioni civili,
      ecc.). Si
      delinea quindi in modo chiaro non solo il ripetersi di operazioni di
      dismissione di attività che non attengono al settore della difesa e della
      sicurezza, su cui è già stato ampiamente espresso il giudizio negativo
      della Fiom, ma anche la possibilità concreta che l’integrazione tra le
      due società, in prospettiva possa avere ripercussioni negative sui
      livelli occupazionali. Nel
      caso di Elsag, dove con la cessione di Elsag-Gest ed Elsag-Sti nonostante
      il giudizio negativo – seppure con accenti diversi – espresso da parte
      delle OO.SS. e la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori,
      Finmeccanica si è mossa con una politica del fatto compito. Per quanto
      riguarda l’esito del processo di integrazione tra Elsag e Datamat,
      Finmeccanica ha annunciato che operazioni di dismissione di aziende non
      saranno avviate prima di un confronto con le OO.SS. sul piano industriale
      della nuova società, comprensiva di un’illustrazione delle strategie
      globali della stessa nel contesto del Gruppo Finmeccanica.  Fermo
      restando che un giudizio compiuto sul piano industriale nel suo complesso,
      potrà essere espresso solo al momento della sua presentazione, va
      sottolineato che a fronte dell’assenza a tutt’oggi di un piano
      industriale per Elsag (dovuto da quasi un anno, anche in vista
      dell’acquisizione della stessa di un ramo d’azienda della ex Marconi
      Selenia Communications), alla luce dei fatti, l’acquisizione di Datamat
      avviene sulla base di un’operazione finanziaria, in assenza di un reale
      progetto industriale e per giunta con la dichiarata intenzione di
      proseguire un processo complessivo di dismissioni e spacchettamenti. Roma,
      16 febbraio 2006 |