Confermata la vendita di Elsag Sti

 

Il 14 novembre si è svolto un incontro tra Fim-Fiom-Uilm, la direzione aziendale del gruppo Elsag e l’azionista Finmeccanica per l’informativa in merito a quella che è stata definita “valorizzazione” di Elsag STI da parte dell’azionista. In base a tale informativa, la vendita alla società “Genova Archivi” (una società privata con un numero di dipendenti di gran lunga inferiore a quello di Elsag STI) è ormai in fase avanzata e si concluderà il 31 dicembre 2005.

I rappresentanti del gruppo Elsag e Finmeccanica hanno in quell’occasione specificato che, trattandosi di una cessione di pacchetto azionario (che verrà preceduta da una cessione di ramo d’azienda che interesserà un numero limitato di persone impegnate in attività commerciali), non sussiste alcun vincolo per l’azienda cedente e che pertanto l’informativa era da considerare come “fatto di cortesia”.

È stato poi confermato che Finmeccanica nei processi di vendita non segue più la logica dei “pacchetti regalo” – definizione che la dice lunga su come evidentemente sono in precedenza simili operazioni - la società acquirente risponde ai criteri che ora Finmeccanica intende adottare per questo tipo di transazioni, ovvero che si tratta di un’azienda che ha “le stesse attività come core-business”, in grado di fornire un piano industriale e che si è impegnata a “salvaguardare i livelli occupazionali”, anche in riferimento alla situazione di Roma. È stato poi annunciato un prossimo incontro con l’acquirente, nel corso del quale verranno fornite le informazioni sul piano industriale e sulle garanzie contrattuali per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti.

La Fiom , confermando la contrarietà alla vendita, ha sottolineato la scorrettezza con la quale l’intera operazione (per altro già nota ai giornali da circa un mese, ivi compreso il nome dell’acquirente che ancora il 27 ottobre veniva smentito in sede ufficiale) è stata gestita, anche in vista del fatto che avviene in assenza di un piano industriale del gruppo Elsag, che nel frattempo prosegue con una politica del fatto compiuto, eludendo qualsiasi confronto serio con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori e con le OO.SS. con il pretesto che l’intera operazione viene gestita direttamente dall’azionista.

A fronte di questo atteggiamento, in vista del fatto che sono state preannunciati in sede ufficiale ulteriori processi di “valorizzazione” per altre due aziende del gruppo, la Fiom , ribadisce ancora una volta la contrarietà alle operazioni in atto e la necessità di ottenere un quadro di certezze per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori delle aziende del gruppo Elsag, sia dal punto di vista industriale, che da quello occupazionale, che tenga conto di tutte le aree di attività e del patrimonio industriale del gruppo Elsag.

Inoltre, al fine di ripristinare un quadro di relazioni sindacali serie e corrette, la Fiom ritiene urgente una risposta delle lavoratrici e dei lavoratori del gruppo Elsag all’arroganza dimostrata sia dall’azienda che dall’azionista.

Fiom nazionale

Roma, 18 novembre 2005