Ansaldo Sistemi: aggiornata al 7 settembre la trattativa Ansaldo Sistemi
RIASSUNTO: La FIM e la UILM hanno presentato una piattaforma separata. La
FIOM, dietro mandato dei propri iscritti ha presentato al tavolo una serie
di richieste. Si
sono svolti vari incontri in cui l’azienda ha risposto No a tutte le
richieste della FIOM ed ha consegnato invece dei testi di risposta alle
richieste di FIM e UILM. La
FIM e la UILM hanno deciso di indire assemblee di “mandato” a trattare
sui testi dell’azienda senza avvisare la FIOM che lo ha saputo solo
attraverso i propri iscritti. SITUAZIONE
ATTUALE: Il
giorno 20 luglio si è svolto a Napoli l’incontro tra l’azienda e le
OOSS; l’azienda ha espresso la volontà di arrivare a concludere con un
accordo. La
FIOM, a questo punto, ha chiesto alla delegazione sindacale se le due
piattaforme potevano essere unificate e dunque tutta la delegazione
sindacale compresa la FIOM era titolata a trattare su tutto oppure no. La
discussione non ha portato alla decisione di unificare. La FIM, la UILM e l’azienda considerano le richieste della FIOM emendative o integrative della piattaforma presentata (forse è per questo che non siamo stati avvisati delle assemblee). La
FIOM ha ribadito che le richieste uscite dall’assemblea degli iscritti
non emendano né integrano la piattaforma di FIM e UILM (peraltro votata
dai lavoratori) ma sono vere e proprie richieste contrattuali e quindi una
vera e propria piattaforma. L’azienda ha risposto sinora solo alle richieste separate delle altre due organizzazioni impedendo di fatto alla FIOM di praticare la sua titolarità a discutere nel merito delle questioni e dunque non si capisce perché la FIOM dovrebbe rimanere al tavolo. L’azienda si è assunta con questo atteggiamento una grave responsabilità, quella di prefigurare un solo accordo con la FIM e la UILM. Se l’azienda vuole convocare la FIOM per entrare nel merito delle richieste contrattuali la FIOM è a disposizione, se questo non accade è difficile ipotizzare ancora la presenza della FIOM al tavolo. A
questo punto anche Fim e Uilm si sono dichiarate insoddisfatte delle
risposte dell’azienda e il negoziato è stato aggiornato al 7 settembre
con l’impegno da parte dell’azienda di rispondere nel merito a
TUTTE LE RICHIESTE che sono state presentate da TUTTE le OoSs. Ricordiamo
a tutti i lavoratori e lavoratrici che le richieste FIOM si articolavano: 1)
La definizione di un vero e proprio piano industriale che non sia
costituito solo dalle previsioni di mercato illustrate dall’azienda ma
che nel riconfermare i due siti e le missioni ci indichi anche le ricadute
in termini di carichi di lavoro, professionalità (sovradimensionamento
delle consulenze), numero occupati ecc. 2)
La non applicazione da parte dell’azienda di alcune tipologie di
contratto previste dalla legge 30, la definizione di diritti per i
contratti interinali e gli ex Cfl ecc. 3)
Una richiesta salariale di 85 Euro mensili strutturali in
conseguenza non solo del mancato recupero del potere di acquisto delle
retribuzioni ma anche per arginare la forsennata politica incentivante
aziendale che in quanto unilaterale ha prodotto notevoli discriminazioni. La prossima settimana la Fiom convocherà le assemblee degli iscritti per informare della situazione. Fiom-Cgil
Nazionale Roma,
20 LUGLIO 2004 |