Ansaldo
Segnalamento: prosegue il confronto
Si è tenuto
lunedì 10 c.m. il previsto incontro con la direzione di Ansaldo Segnalamento
per proseguire il confronto sulla piattaforma per il rinnovo del contratto
aziendale. La
prima parte dell’incontro ha preso in esame l’andamento dell’azienda, con
particolare riferimento agli scenari di quadro e alle prospettive della società. La situazione, esposta dall’amministratore delegato ingegner De Luca, è così riassumibile: -
il gruppo internazionale Ansaldo Signal, con 3.000 addetti e 500 milioni
di euro di fatturato, si conferma tra i primi tra grandi player mondiali. -
Ansaldo Segnalamento spa, con 900 addetti, 162 milioni di euro di valore
produzione e un portafoglio ordini pari a tre anni di carico di lavoro, conferma
il ritorno agli utili; il Ros (ritorno sulle vendite) è in costante crescita
(7,2% nel 2000 – 8,4% nel 2002), attestandosi, anche rispetto ai concorrenti,
su valori più che significativi. -
Mentre conferma la piena validità dei quattro siti, sia per quanto
riguarda il loro significato industriale che per le risorse di conoscenze e di
professionalità ivi presenti, l’azienda prevede di attestarsi – nell’arco
del triennio di durata del Piano – su un organico pari a circa 1.000 unità
complessive. -
Attualmente vengono impiegati 50 lavoratori interinali, numero che
l’azienda prevede di mantenere costante per l’intera visibilità del piano. -
Il rapporto “to make-to buy” (attività interne e attività esterne)
potrebbe modificarsi, anche per far fronte al previsto forte incremento della
domanda di mercato; le attività “peculiari” e a maggior contenuto
tecnologico, saranno comunque mantenute all’interno dell’azienda. Le segreterie nazionali Fim
Fiom Uilm e il Coordinamento di gruppo hanno chiesto – così come previsto dal
capitolo “politiche industriali”
della piattaforma - di formalizzare contrattualmente quanto in termini di
scenario enunciato dall’azienda; in particolare per i lavoratori interinali
(pari a circa il 6% della “popolazione
occupata”) dovranno essere definite, come richiesto in piattaforma,
adeguate forme di garanzia e tutela aggiuntive a quelle previste dalla legge. Il
confronto si è poi spostato sulle rivendicazioni economiche contenute in
piattaforma (definizione del nuovo meccanismo di Premio di risultato;
consolidamento dei riconoscimenti economici conseguiti col vecchio Premio di risultato). Su questo tema, ovviamente centrale – e che le segreterie nazionali Fim Fiom Uilm hanno introdotto ribadendo che la fase di sviluppo e di crescita prevista dovrà essere accompagnata da un' adeguata politica di collegamento tra i miglioramenti aziendali attesi e benefici economici a favore dei lavoratori – l’azienda ha dato risposte generiche, parziali e non condivisibili. In
particolare ha proposto: -
per quanto riguarda l’indicatore di redditività, l’utilizzo del Ros (ritorno sulle vendite), ipotizzando comunque obiettivi eccessivamente
“ambiziosi”. -
Per quanto riguarda la produttività, l’azienda prevederebbe un
indicatore unico (valore aggiunto/addetto) valido per tutti i siti. -
Per il consolidamento dell’importo economico del vecchio Premio,
glissando il problema, l’azienda tende a considerarlo “assorbito”
dal nuovo meccanismo di Pdr. Le
segreterie nazionali Fim Fiom Uilm e il Coordinamento nazionale, nello
stigmatizzare la posizione di chiusura aziendale soprattutto sulla parte
economica, hanno proposto – al fine di accelerare il confronto negoziale e
misurare concretamente le distanze sussistenti sui singoli capitoli della
piattaforma – di predisporre testi scritti su cui confrontarsi, già a partire
dalla prossima tornata di trattativa. In
tale contesto è stata prevista una due giorni di negoziato per il 2
e 3 aprile, con il
Coordinamento delle Rsu convocato alle ore 10.00. In rapporto
all’andamento del negoziato più sopra previsto, il Coordinamento nazionale
provvederà a definire adeguate iniziative di coinvolgimento di tutti i
lavoratori, a sostegno delle buone ragioni contenute in piattaforma. Fim-Fiom-Uilm nazionaliCoordinamento
Ansaldo Segnalamento
Roma, 12 marzo 2003 |