E’
proprio vero che agli impiegati non interessa il
precontratto? Nel
referendum indetto dal Coordinamento nazionale Ansaldo Breda sul precontratto da
aprire all’interno del gruppo Ansaldo Breda, si è riscontrata una scarsa
partecipazione degli impiegati sia alla discussione sia al voto. Vorremmo
analizzare alcuni degli argomenti che ci portano a dire che anche gli impiegati
non sono tutelati nelle loro condizioni salariali e normative dal brutto
contratto firmato da Fim, Uilm e Federmeccanica. SALARIO Anche
il salario degli impiegati ha perso il potere d’acquisto. Anzi, le statistiche
dicono che le retribuzioni intermedie sono quelle che tra la perdita salariale e
la mancata riforma fiscale del governo Berlusconi saranno quelle più
falcidiate. Del
resto abbiamo esempi allarmanti su come la politica neoliberista applicata dai
governi e dagli imprenditori abbia colpito la classe media in paesi come
l’Inghilterra ma anche negli stessi Stati Uniti. Migliaia e migliaia di
famiglie del ceto intermedio ridotte sul lastrico. Anche nel nostro paese tale
politica comincia i suoi effetti che sommati alla privatizzazione dello stato
sociale potrebbe determinare nuova povertà per tutti. È quindi
indispensabile anche per gli impiegati aumentare le retribuzioni e difendere il
loro potere di acquisto. PRECARIZZAZIONE La
diffusa precarizzazione sul lavoro e nella nuova legislazione (legge 30) non
risparmierà certo le fasce impiegatizie. Anche negli uffici troviamo sempre più
contratti precari che spesso si accompagnano ad una modifica
dell’organizzazione del lavoro che penalizza in particolar modo la
professionalità. Dunque si prospetta per gli impiegati un tipo di lavoro
“operaio” senza specializzazione, senza forza contrattuale, senza la
progettazione di un futuro. La formazione sarà quella acquisita sul campo
per breve tempo e dunque la prospettiva sarà di un lavoro svalorizzato in
termini professionali ed economici. Le
nuove regole penalizzano i livelli di inquadramento nelle assunzioni
determinando già dall’inizio una diminuzione nel riconoscimento delle
professionalità e persino del titolo di studio. Ad esempio i contratti di
inserimento che sostituiscono i contratti di formazione lavoro vengono previsti
con assunzioni al primo livello!!!! L’eventuale recepimento o modifica dei
regimi di orario in funzione della nuova legge sugli orari farà il resto. PIù
SFRUTTAMENTO–MENO SALARIO-MENO PROFESSIONALITà. DIRITTI
E DEMOCRAZIA Sinora il rapporto di lavoro prevedeva sia dei diritti che dei doveri. Con la nuova legislazione e con il contratto separato i diritti dei lavoratori si riducono e quindi si riducono anche per gli impiegati. Anzi, tradizionalmente il rapporto di forza degli impiegati nei confronti dell’azienda è sempre stato più debole. Con la nuova situazione si rischia di consegnare centinaia di migliaia di lavoratori all’arbitrio e in alcuni casi ai ricatti delle aziende. I diritti
nel lavoro sono di tutti i lavoratori e lavoratrici e dunque vanno difesi. La
democrazia, ovvero il diritto ad esprimersi sugli accordi che riguardano la
condizione dei lavoratori è fondamentale perché determina il grado di civiltà,
di partecipazione e di rappresentanza democratica. PROFESSIONALITà Sappiamo
che gli impiegati sono molto attenti alla loro professionalità ed al loro
percorso di carriera. Con
l’accordo separato anche questo viene
messo in discussione! Infatti viene prevista una commissione paritetica che dovrà
presentare delle proposte per un nuovo inquadramento professionale da far
decorrere dal prossimo contratto. Il gruppo di lavoro dovrà definire un
“Manuale del sistema di inquadramento” che conterrà anche le linee guida
per la contrattazione aziendale questo manuale comprenderà un “MENU DI
SOLUZIONI CHIAVI IN MANO applicabili in azienda TRA LE QUALI LE IMPRESE POTRANNO
SCEGLIERE QUELLA A LORO PIù
CONFACENTE”. Avremo
quindi i cosiddetti pacchetti contenenti qualche fascia salariale tra un livello
e l’altro (peraltro c’è da considerare che le fasce salariali sono
riassorbibili) e il completo arbitrio di scelta delle aziende. Vengono così
cancellate le persone in carne ed ossa, con i loro saperi, la loro
professionalità. e le loro esperienze lavorative.
Il sistema
di inquadramento e la professionalità sono temi che la Fiom intende affrontare
nel secondo livello, a partire dal rapporto con le persone, la valorizzazione
del lavoro svolto, la crescita professionale e la remunerazione. È
quindi necessario lottare per riappropriarsi della possibilità di incidere e
decidere come la valorizzazione del proprio lavoro va fatta e con quale
retribuzione. Questi
e altri sono i temi che a nostro avviso meritano di essere all’attenzione di
tutti i lavoratori e lavoratrici. È per questa convinzione che siamo
fiduciosi nella futura partecipazione anche degli impiegati discussione e alla
lotta per il precontratto.
Coordinamento nazionale Fiom Ansaldo Breda 16 dicembre 2003 |