Finmeccanica deve investire per consolidare e sviluppare le competenze tecnologiche presenti in Italia nella società Thales Alenia Space

 

Il Coordinamento Nazionale Fiom-Cgil di Thales Alenia Space Italia, riunitosi il 28-2-2008, ha affrontato numerosi temi, connessi alle strategie della joint venture italo-francese tra Finmeccanica e Thales nel settore spaziale e alle prospettive di sviluppo dei siti industriali di TAS in Italia.

Sono state tra l’altro analizzate e discusse le informazioni fornite alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm dalla AD di TAS, M.me Pascale Sourisse, durante l’incontro tenutosi il 21-2-2008.

Il Coordinamento Fiom ha ribadito che, per l’Industria Spaziale Italiana, la creazione di una alleanza transnazionale è condizione necessaria per mantenere una posizione competitiva sul mercato mondiale in questo settore strategico e ad alta tecnologia.

Occorre, però mettere in atto condizioni e strumenti che garantiscano a ciascuna delle entità nazionali coinvolte nella joint venture di realizzare al meglio le proprie opportunità di sviluppo.

In particolare, per quanto riguarda la parte italiana:

·         L’azionista Finmeccanica (con il supporto del Governo) tenuto conto che nella JV fa parte anche la società di servizi Telespazio e che quindi i rapporti di forza con Thales, nel settore spazio, possano ritenersi equipollenti, deve presidiare maggiormente la propria partecipazione alla JV. Rivendicando che l’organizzazione dell’azienda transnazionale e la distribuzione sui vari siti delle missioni, dei carichi di lavoro, degli investimenti e dei fondi per ricerca interna avvenga nel rispetto delle competenze e degli interessi di ciascuna realtà.

·         É auspicabile che l’accordo tra Finmeccanica e Thales si allarghi ad altri settori industriali di comune interesse, conducendo ad un rapporto più equilibrato tra i due soci e includendo il settore spaziale a pieno titolo nel proprio core business.

·         Il Governo italiano dovrà esercitare un ruolo autorevole nell’ambito della prossima riunione interministeriale europea sulle politiche spaziali, affinché siano confermate e anzi potenziate le opzioni su cui l’industria spaziale italiana può giocare un ruolo di protagonista.

·         Deve essere confermato e rilanciato l’impegno assunto dall’Agenzia Spaziale Italiana negli anni passati di un sostegno attivo all’industria ed alla ricerca spaziale nazionale.

Appare evidente che, affinché TAS possa essere veramente una unica azienda (one company), in cui le attività produttive vengono allocate dove sono maggiori le competenze e le possibilità di successo, occorre anche che tutti i siti abbiano pari opportunità: di investimento, di crescita, di accesso ai fondi di Ricerca e Sviluppo, di accesso alle informazioni, di concorso alle decisioni e alla definizione delle strategie.

Appare anche evidente che, per ricoprire un ruolo paritetico nella società transnazionale, l’entità nazionale italiana (TASI) non può limitarsi a rivendicare tutele, ma deve dimostrare capacità competitive in termini di efficienza, efficacia, qualità, organizzazione, sviluppo delle competenze, atteggiamento imprenditoriale del management.

A questo proposito, è necessario che siano definite ed attuate efficaci azioni di miglioramento, che si proceda con la formazione, motivazione, qualificazione del personale e con nuove assunzioni, che il management sia selezionato in base a criteri fortemente meritocratici e che venga impegnato su obiettivi sfidanti.

Infine, allo scopo di coinvolgere ed impegnare l’intera TAS Italia in questo sforzo, è indispensabile affrontare la questione salariale tra lavoratori italiani e francesi. Nella scelta della “One Company” è opportuno che alcuni trattamenti debbano necessariamente essere discussi ed armonizzati ( alla luce anche della buona redditività del ramo italiano) fra tutti i lavoratori della Thales Alenia Space.

 

Segreteria nazionale FIOM-CGIL

Coordinamento nazionale RSU FIOM-CGIL Thales Alenia Space

 

Roma 4 marzo 2008