Alenia spazio: alleanza si, perdita di sovranità no E’
confermato. Il negoziato tra Finmeccanica e Alcatel Space – nonostante profonde divergenze circa
la valutazione del valore della italiana Alenia Spazio – prosegue. I tempi
non saranno brevissimi; ma le parti confermano l’interesse a chiudere
positivamente l’attuale fase di “negoziato
in esclusiva”. L’opinione
delle organizzazioni sindacali Fim Fiom Uilm - anche
a seguito dell’incontro avvenuto giovedì 18 marzo 2004 con il Presidente di
Alenia Spazio Dott. Zappa e con i rappresentanti dell’azionista Finmeccanica – è che una alleanza per la nostra
industria spaziale, non solo sia opportuna, ma anche necessaria; questo a fronte
della prevista progressiva concentrazione delle industrie spaziali Europee, che
porterà nei prossimi anni alla costituzione di un unico produttore di Spazio in
Europa (tra Alenia Spazio – Alcatel Space – Astrium). La
scelta di procedere a una prima alleanza
con la francese Alcatel Space fatta da Finmeccanica, pare condivisibile: si
tratta di una realtà certamente più solida della franco-tedesca Astrium per
quanto riguarda i fondamentali reddittuali, ma soprattutto non dovrebbe
presentare sovrapposizioni, bensì complementarietà, con Alenia Spazio nella
sfera delle tipologie industriali e di business. Ma ciò non basta; per
costruire una “buona alleanza”
occorre anche altro. Alcatel
Space, con i suoi 4.100 addetti e ricavi pari a circa 1,3 milioni di € (contro
i 2.200 addetti e 0,4 milioni di euro di ricavi di Alenia Spazio), vale
certamente più del doppio della realtà italiana. Ma
non è accettabile che si prefiguri una alleanza che vede l’industria spaziale
del nostro Paese collocata in condizioni di minoranza. Ciò per due ordini di
ragioni, parimenti importanti: -
Una pariteticità societaria (dove ciascun azionista ha quindi potere di veto su
eventuali decisioni “ostili” agli interessi del proprio Paese), consentirebbe di
presidiare e tutelare al meglio le tecnologie, le missioni e i siti industriali
e quindi l’occupazione delle singole realtà nazionali. -
Le funzioni strategiche della difesa (come previsto dall’art. 296 del trattato
di Roma), per i Paesi inseriti nella Comunità Europea, rimangono sotto la piena
e totale sovranità nazionale. Fintanto cha non ci sarà una “difesa
Europea”, ogni Paese si conserva la propria. Non
si comprende allora perché, e questo lo chiediamo sia al governo che agli alti
rappresentanti delle forze armate, tale vincolo non debba valere anche per le
aziende strategiche del settore difesa/aerospazio, il cui controllo può essere
ceduto a gruppi stranieri. Come
ribadito dalle segreterie nazionali Fim Fiom Uilm al tavolo di confronto con
Alenia Spazio e Finmeccanica, la ipotizzata alleanza con Alcatel Space deve
rispondere al requisito della pariteticità; ciò può essere ottenuto sia
attraverso apporti finanziari a carico del socio più piccolo per aumentarne la
massa critica, sia garantendo ad Alenia Spazio (l’85% dei ricavi è di tipo
istituzionale) - a carico del governo, di Asi, di Esa - adeguati
programmi/commesse (alcune delle quali in predicato da troppo tempo), definendo
regole di “governance” della
società mista che siano stabilmente paritetiche. L’assetto paritetico della società mista con Alcatel Space, risultata essere oltremodo importante anche in rapporto alla successiva prevista alleanza con Astrium: uscire dalla prima alleanza già in condizioni di minoranza, vorrebbe dire uscire ulteriormente diluiti nella seconda, perdendo quindi qualsiasi possibilità di autonomia, di controllo, di tutela degli interessi della nostra realtà nazionale. A
sostegno di una alleanza giusta, e non a qualsiasi costo, le segreterie Fim Fiom
Uilm e il Coordinamento nazionale Alenia Spazio, riconfermano la necessità di
un percorso di iniziative finalizzate ad ottenere l’intervento del governo a
sostegno dell’industria spaziale italiana, attraverso: -
la definizione di programmi che possano garantire ad Alenia Spazio il necessario
volano produttivo, e la copertura
finanziaria degli stessi, per aumentarne “la
dote” in rapporto alla prevista alleanza; -
la richiesta all’azionista Finmeccanica di supportare con un adeguato apporto
finanziario l’operazione di alleanza; - un
intervento sulla Agenzia Spaziale Italiana allo scopo di finalmente ottenerne un
puntuale funzionamento, definendo
altresì un diverso posizionamento dell’Asi stessa, collocandola alle dirette
dipendenze della presidenza del Consiglio dei Ministri. (visto che i Ministeri
che interfacciano con Asi sono diversi: ministero Università e Ricerca
Scientifica, ministero Difesa, ministero Telecomunicazioni, ministero Attività
Produttive, etc). Per
aprire un tavolo di confronto sulle delicate e strategiche materie sopra
riportate, e per ottenere quindi che il governo faccia la sua parte, sarà
organizzata entro la metà del prossimo mese una grande manifestazione
nazionale, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri. Segreterie
nazionali Fim, Fiom, Uilm Coordinamento
Nazionale Alenia Spazio Roma,
19 marzo 2004 |