Alenia spazio: sinergie per lo sviluppoAlenia
Spazio rappresenta la punta di diamante di un patrimonio nazionale tecnologico e
scientifico creato in 40 anni di investimenti pubblici che hanno garantito una
presenza qualificata del nostro paese in questo settore e che oggi costituisce
la frontiera più avanzata dell'alta tecnologia italiana. Il
capitale di questa azienda è rappresentato dalle competenze che donne e uomini
hanno acquisito con anni di formazione sul campo non rimpiazzabili. Occorre
evitare che questo patrimonio rischi di disperdersi e che accada in Italia
quanto è accaduto in Gran
Bretagna, durante i governi Thatcher, quando un prolungato blocco dei
finanziamenti pubblici ha determinato la scomparsa delle industrie spaziali
inglesi; ora se la Gran Bretagna volesse rientrare nel settore spaziale dovrebbe
investire almeno per 10 anni per riavviare un tessuto di conoscenze competitivo
con l'attuale mercato. Nell'agenda
degli incontri fra gli 8 paesi più
industrializzati compaiono poche voci considerate strategiche : biotecnologia,
chimica, informatica, nanotecnologia, sicurezza e difesa, aeronautica e spazio. L'Italia
è praticamente fuori da quasi tutti questi settori, oltre ad occupare solo una
nicchia nel settore della difesa e degli elicotteri. L'unico settore in cui ancora compete con pari dignità in Europa è
quello spaziale. L'Unione Europea (European Council di Bruxelles) ha
definito per i prossimi 10 anni 13 progetti prioritari per la comunità : tra
questi 3 sono progetti spaziali (Galileo, Gmes, Digital Divider). Alenia
Spazio è coinvolta in tutti e tre questi progetti e, tramite accordi bilaterali
con la Nasa, partecipa alla realizzazione e sviluppo della stazione spaziale
internazionale e ai progetti per l'esplorazione del sistema solare e dell'universo. In
Europa, come già definito nel libro bianco dell'Unione Europea, è in corso
un processo di razionalizzazione del settore spaziale (industria e servizi) che
dovrebbe portare in pochi anni a un'unica realtà industriale in grado di
fornire le applicazioni chiavi in mano ai cittadini dei 25 paesi dell'Unione Europea allargata. In
questo contesto, Alenia Spazio è inevitabilmente destinata ad entrare in questa
alleanza, ma le condizioni secondo cui questo avverrà non sono ininfluenti; non
sarebbe infatti accettabile che l'Italia, come sistema paese, venisse a trovarsi
in una posizione marginale nell'ultimo settore strategico in cui è ancora
presente. Il
passo preliminare alla costituzione di una Società Spaziale europea è
l'alleanza di Alenia Spazio con Alcatel Space, attualmente in fase negoziale; la
nostra posizione è che nell'accordo debbano essere presenti alcuni requisiti
essenziali: 1)
La definizione di un assetto basato su un'unica società articolata con due divisioni operative: una per l'industria e una per i
servizi. 2)
La creazione all'interno della società di 2 "National Entity" (Italiana e Francese) con il compito
di gestire la domanda pubblica dei rispettivi governi 3)
La Società dovrà avere natura paritetica
tale da consolidare e sviluppare i livelli occupazionali, gli asset tecnologici
e le missioni produttive presenti nei siti italiani e francesi. Alenia
Spazio è un'industria a basso impatto ambientale (non energivora e non
inquinante) che, negli ultimi 3 anni, ha attraversato un pesante processo di
ristrutturazione, gestito unitariamente dalle organizzazioni sindacali, che si
è concluso con una riduzione del 24% dell'organico attraverso il ricorso alla
mobilità e alla cassa integrazione. Per
avviare una nuova fase di sviluppo, propedeutica all'alleanza con Alcatel Space,
è necessaria un'adeguata politica di sostegno della domanda pubblica (come
avviene in Francia, Germania, Usa e Giappone), decisa e coordinata dal governo
attraverso gli organismi competenti (Ministeri, Asi, Finmeccanica). Vogliamo
ricordare che un progetto strategico come Galileo, le cui applicazioni sono
mirate a migliorare la qualità della vita dei cittadini, è pari al costo della
realizzazione di 12 km di autostrada o di 3 centri commerciali. Sulla
posizione sindacale in merito alla prevista alleanza, è stata da tempo
richiesta l’apertura di un confronto con la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, con i Dicasteri interessati e con la stessa Finmeccanica; ma senza
ricevere alcuna risposta. Evidentemente, si ritiene che i lavoratori e le loro
rappresentanze non siano legittimate ad entrare in merito a questioni
strategiche che riguardano il loro destino, ma anche gli interessi più
complessivi del Paese. Per
rompere il muro di silenzio presente in questa fase delicata e determinante per
il futuro prossimo del settore spaziale, il Coordinamento Nazionale delle Rsu
Alenia Spazio e le Segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uil
hanno deciso le seguenti iniziative: 1)
Il
18 marzo 2004: presidio presso la sede della Finmeccanica (Roma P.zza Monte
Grappa) del Coordinamento nazionale
Rsu Alenia Spazio. 2)
23
marzo 2004: 8 ore di sciopero di tutti i lavoratori Alenia Spazio, Laben, Ssi.
Con manifestazione nazionale a Roma presso la Presidenza del Consiglio (Palazzo
Chigi). Le
iniziative saranno precedute da assemblee in tutti gli stabilimenti. segreterie
nazionali fim fiom uilm coordinamento
nazionale rsu alenia spazio
Roma,
8 marzo 2004
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