Alenia Aeronautica: comunicato sindacale

  

Il 5 febbraio, a Roma, si è svolto l’incontro tra ALENIA Aeronautica ed il Coordinamento Nazionale Fim-Fiom-Uilm sugli scarichi di lavoro illustrati dall’Azienda nella riunione del 16 dicembre 2009. La crisi finanziaria internazionale ha causato il rallentamento di numerosi programmi civili e una contrazione della domanda del settore. La stessa azienda, sempre il 16 dicembre, aveva quantificato uno scarico di lavoro pari a 1046 lavoratori in tutto il Gruppo, escluso Grottaglie e Capodichino.

Nell’incontro del 5 febbraio, l’Alenia Aeronautica ha illustrato che per effetto della ripresa e crescita di alcuni programmi (vedi 787 più alcune attività di backlog), lo scarico si è ridotto da 1046 a 986 lavoratori ed ha indicato lo strumento di Cassa Integrazione Ordinaria da utilizzare con fermate giornaliere collettive per singoli stabilimenti. Inoltre, ha ribadito la necessità di ricorrere alla terzializzazione di alcune attività officine di supporto e verniciatura a Torino, attrezzeria Foggia e logistica movimentazione materiali del Gruppo Aeronautica.

Fim-Fiom-Uilm hanno ribadito i seguenti punti per la realizzazione di un’intesa per la gestione dello scarico di lavoro:

  1. Terzializzazione: netta contrarietà alle terzializzazioni che rischiano anche di aumentare i costi senza migliorare la qualità e l’efficienza aziendale; inoltre, in presenza di scarichi di lavoro si considera sbagliata ed inopportuna la scelta indicata dall’Alenia Aeronautica.

  2. Sito Venezia: per quanto riguarda lo stabilimento di Venezia, si chiede all’azienda di spiegare in tempi brevi le attività industriali aggiuntive e quelle già previste che intende insediare a Tessera per dare una garanzia certa di rientro per quei lavoratori che andranno in Cassa.

  3. Sito Pomigliano: per quanto riguarda lo stabilimento di Pomigliano, vanno indicate tutte le attività tecnologiche, professionali e gestionali che l’azienda intende sviluppare, ferma restante la conferma del mantenimento della vocaziazione produttiva e strutturissta dello stabilimento attualmente in sofferenza.

  4. CIGO: per quanto riguarda il ricorso alla Cigo, chiesta dall’Azienda, le OO.SS. hanno chiesto:

  • la riduzione del numero di lavoratori interessati;

  • lo spostamento e trasferta dei lavoratori nelle attività e programmi con più carichi di lavoro;

  • non utilizzo dello straordinario in presenza di fermate collettive;

  • definizione del perimetro puntuale della funzione dei lavoratori indiretti che saranno caricati nelle fermate collettive;

  • integrazione salariale aggiuntiva per i lavoratori che affronteranno il 2010 con lunghi periodi di sospensione in cig.

  • verifiche periodiche sull’andamento dei carichi di lavoro;

  • copertura salariale ai lavoratori apprendisti attraverso i finanziamenti regionali a garanzia della conferma dell’assunzione a tempo indeterminato per gli stessi;

Infine, Fim-Fiom-Uilm hanno chiesto all’azienda di ridurre i costi della gestione, comprese le consulenze ecc.



 

Fim-Fiom-Uilm Nazionali


 

Roma, 8 febbraio 2010