Alenia Aeronavali: comunicato sindacale

  

Il 16 giugno è ripresa la discussione su Alenia Aeronavali. Una giornata intera di discussione serrata ha prodotto alcuni avanzamenti rispetto al testo iniziale, ma ancora nessuna certezza rispetto a garanzie industriali e occupazionali esigibili. Nella situazione delineatasi, la Fiom ha insistito perché il testo risultasse in un’ipotesi di accordo, sulla base della quale avviare una consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’azienda, unitamente alla controllante Alenia Aeronautica e a Finmeccanica, ha quindi ripresentato un testo in forma di ipotesi di accordo definito “non-emendabile” e comprendente alcune delle modifiche minori richieste dalle organizzazioni sindacali. In particolare il testo non dava però risposte alle richieste relative a: prospettive industriali e occupazionali per i tre siti, chiarezza rispetto al futuro del sito di Venezia Tessera, confronto con le organizzazioni sindacali e le Rsu rispetto alla gestione della mobilità interaziendale e di gruppo, possibilità di ridurre i numeri di personale in Cigs nell’ambito delle verifiche locali e nazionali e soprattutto non comprendeva alcuna indicazione sugli organici attuali e su quelli previsti come risultato del piano di riassetto.

A fronte della mancata riposta a queste questioni di assoluta rilevanza, la Fiom ha ribadito la necessità di procedere a una consultazione di mandato vincolante. Tale richiesta veniva appoggiata dalla Fim, mentre la Uilm, che già aveva manifestato in precedenza insofferenza rispetto al protrarsi della discussione, aveva esplicitamente dichiarato di non ritenere necessaria una consultazione di mandato su un’ipotesi di accordo e una totale e immediata disponibilità a firmare un accordo.

La parte aziendale, cogliendo tale opportunità, a questo punto ha risposto con una grave mancanza di coerenza e una dose non indifferente di arroganza, trasformando il testo nuovamente in accordo – modificando quindi quanto la stessa azienda aveva definito immodificabile – e affermando che le organizzazioni sindacali dovevano necessariamente assumere in quella sede, in quel momento e senza alcuna consultazione, un impegno vincolante con la sottoscrizione dell’accordo, in vista della sua necessità di aprire immediatamente la procedura di Cigs.

La delegazione della Fiom, considerando grave il comportamento dell’azienda, per altro scompostamente avallato dai rappresentanti di Finmeccanica, ha a questo punto immediatamente abbandonato il tavolo di trattativa, ritenendo inaccettabili tali forzature che impediscono alle lavoratrici e ai lavoratori di Alenia Aeronavali di pronunciarsi sul proprio futuro. Le altre due organizzazioni hanno invece immediatamente risposto alla forzatura dell’azienda, assumendosi la responsabilità di restare al tavolo, proseguire la trattativa e sottoscrivere infine un accordo separato. La Fiom non può a questo punto esimersi dall’evidenziare che questo episodio segna gravemente l’intero quadro delle relazioni sindacali con Alenia Aeronautica.

La Fiom ribadisce che Aereonavali, in quanto società controllata al 100% da Alenia Aeronautica, deve vedere l’inserimento di tutti i siti nel perimetro complessivo di Alenia Aeronautica e invita le lavoratrici e i lavoratori a rispondere all’arroganza dimostrata dall’azienda, esprimendo in tutte le forme possibili il proprio dissenso rispetto a un piano di riassetto che non da certezze industriali e occupazionali e che scarica sugli ammortizzatori sociali l’incapacità del management.

La Fiom chiama le lavoratrici e i lavoratori alla mobilitazione per riaprire spazi negoziali che consentano il raggiungimento di un’ipotesi di accordo su un piano industriale di prospettiva, che offra le indispensabili garanzie industriali e occupazionali e sulla quale possano esprimere il proprio parere con un voto vincolante di mandato.

 

fiom nazionale

 

Roma, 17 giugno 2008