Alenia Aeronavali: comunicato sindacale
Ad oltre due mesi e mezzo dall’incontro con i vertici di Alenia Aereonavali non è stato ancora presentato alcun piano industriale. Il gruppo dirigente è sostanzialmente latitante nel rapporto con il sindacato, nonostante il 19 dicembre 2007, si era impegnato a discutere con le Organizzazioni Sindacali, entro la prima metà di gennaio 2008, un piano di rilancio del Gruppo. Nel frattempo, comunque, nei siti non sono stati confermati un centinaio di lavoratori interinali, mentre sono state trasferite una quarantina di persone da Venezia a siti di Alenia Aeronautica senza alcun accordo sindacale, ed ora con la minaccia della Cassa integrazione, (peraltro mai trattata con il sindacato) in maniera quasi coercitiva, si tenta di trasferire ulteriore personale in altre aziende di Alenia. A ciò si aggiunge il fatto che sempre di più circola in azienda l’idea che per superare la crisi si possa intraprendere la strada dello spezzatino del Gruppo. La Fiom considera inaccettabile una soluzione di questo tipo perché lo spacchettamento andrebbe in controtendenza ad ogni logica industriale legata al mantenimento di un ruolo qualificante nelle trasformazioni aeronautiche, e perché indirizzerebbe Aereonavali su una strada che la porterebbe inesorabilmente alla chiusura. Parallelamente risulta sempre più evidente che questo gruppo dirigente non è in grado, o non vuole, tentare alcun tipo di efficientamento all’interno dell’Azienda. Nulla è stato fatto in questo periodo, oltreché a spingere sul senso di responsabilità dei lavoratori per rispondere ai programmi in consegna, in un contesto dove, tra l’altro, il portafoglio ordini si assottiglia sempre di più. Noi crediamo che questo tipo di conduzione porti l’impresa al collasso, perciò crediamo che ulteriori perdite di tempo abbiano ripercussioni devastanti sul futuro di Aereonavali; è necessario ritornare sui mercati e riorganizzare il lavoro in maniera seria, cosa che ci sembra, nessuno intenda fare. Alenia Aeronautica deve intervenire direttamente e subito, deve produrre un piano industriale credibile che dia prospettive a tutte le realtà del Gruppo evitandone lo smembramento, perché questo, a medio-lungo termine, non darebbe garanzie di sopravvivenza ad alcun sito. La stessa Finmeccanica non può delegare alla propria controllata le sorti di Aereonavali per il valore industriale rappresentato dalle trasformazioni, e ancor di più per rispetto di quelle migliaia di persone che sempre hanno contribuito a produrre ricchezza all’interno dell’azienda e che ora, loro malgrado, a causa di una gestione dissennata sono le uniche a rischiare il futuro in Aereonavali. La Fiom si impegna, assieme alle altre Organizzazioni sindacali, a perseguire ogni iniziativa a tutela dei lavoratori e ritiene utile una campagna di assemblee informative in tutti i siti del Gruppo.
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Roma, 5 marzo 2008 |