Agusta: Comunicato sindacale

Stato della contrattazione integrativa

 

Il giorno 14 giugno si è svolto presso l’Univa di Varese un importante incontro con Agusta sulla contrattazione integrativa. La delegazione sindacale credeva che questa potesse essere una seduta risolutiva di tutte le questioni di  carattere normativo da inserire nell’accordo integrativo, per poi passare alla discussione sulla parte economica. Per quanto non comparisse nella richiesta votata dai lavoratori alcun cenno alle modifiche dei turni di lavoro, l’Azienda ha proposto nel testo la possibilità di poter usare anche turni particolari di lavoro, comprensivi della notte e della domenica, dichiarando oltretutto che laddove non ci sia un accordo con il sindacato entro 20 giorni si riserva la facoltà di agire in maniera unilaterale. La Fiom-Cgil ritiene sbagliata questa scelta perché introdurrebbe la possibilità di un’azione unilaterale sugli orari da parte di Agusta, con il rischio che si affermi l’obbligo per i lavoratori a turnazioni differenti da quelle definite dalla contrattazione, superando la gestione del volontariato con la quale si sono date risposte alle esigenze produttive sino ad oggi.

Quest’Azienda, che con il contribuito di tutti nel passato è riuscita a superare una crisi gravissima per posizionarsi oggi ai vertici dei fornitori mondiali di elicotteri, tenta di sfuggire al dovere della contrattazione imboccando la stessa strada che Federmeccanica persegue da anni, cioè la gestione unilaterale nelle aziende degli orari di lavoro.

Questa trattativa si sta protraendo da troppo tempo, non certo per responsabilità sindacali, ora l’Azienda deve rimuovere questi vincoli ideologici per arrivare in tempi stretti all’intesa.

La Fiom , nel rispetto dell’autonomia delle altre organizzazioni, aspetterà che la Fim e la Uilm definiscano una posizione su questa questione, come affermato alla fine del Coordinamento del 14 giugno, ma ritiene comunque necessario proporre iniziative unitarie di sciopero a tutto il Coordinamento, in modo da difendere i lavoratori dal rischio di diventare solo strumenti d’uso nei cicli produttivi.

La Fiom trova fondamentale che nel negoziato sull’integrativo si riaffermi il diritto alla contrattazione degli orari, non fosse perché su argomenti come questo ci deve essere il parere vincolante delle persone coinvolte, cioè la consultazione dei lavoratori. La scelta unilaterale di Agusta, tra le altre cose, allontana anche questo diritto.

Non sono più accettabili le comandate, come è successo a Cascina Costa e di recente a Benevento, l’Azienda faccia un passo indietro per evitare uno scontro inutile quanto dannoso.

 

Fiom nazionale

 

Roma, 18 giugno  2007