Agusta 2005. Un anno in salita. Il Coordinamento nazionale Fiom valuta con preoccupazione le pesantezze organizzative e i ritardi produttivi del gruppo elicotteristico.

 

Martedì 28 giugno si è riunito, presso la sede di Cascina Costa, il coordinamento delle RSU Fiom del gruppo Agusta con la partecipazione della segreteria nazionale e territoriale Fiom Cgil. 

Nel corso della riunione si sono analizzate le condizioni sindacali e industriali degli stabilimenti, con particolare riferimento alle richieste di flessibilità formulate dall’azienda per far fronte ai presenti, evidentissimi, problemi organizzativi. Già dai primi mesi dell’anno in corso, durante la verifica con l’Amministratore Delegato, il sindacato ha manifestato forti perplessità sul carattere dell’organizzazione aziendale e sulla gestione degli orari. La complessità dei programmi in campo e la quantità del carico di lavoro, nonostante il forte decentramento produttivo richiedevano, e tuttora richiedono, idee chiare sui mezzi per affrontare utilmente i problemi.

È del tutto sicuro, purtroppo, che ancora non ci siamo. Lo strumento di flessibilità più banale a disposizione dell’azienda, lo straordinario, è stato impiegato senza particolare risparmio, soprattutto negli ultimi mesi dello scorso anno, per avvicinare la produzione all’obiettivo previsto. Quest’anno, le spinte sono cominciate molto presto e si sono rivelate, per quel che registriamo, inadeguate nel dare risposte efficaci.

Traspare, in ormai troppe occasioni, una certa improvvisazione nell’impiego delle persone e degli strumenti e questo non favorisce la disponibilità dei lavoratori a contribuire in modo utile. Da qui, le forzature aziendali sull’applicazione del turno notte alle meccaniche e la ricerca, adesso, di collaborazione da parte delle Rsu e del sindacato.

La Fiom ritiene inammissibile che il sindacato venga seriamente coinvolto quando non se ne può più fare a meno; quando il rapporto individuale, la richiesta bonaria e complice non basta più perché riconosciuta irrazionale e dispersiva. La Fiom è interessatissima a concorrere alla crescita dell’azienda  e al superamento dei problemi (il passato porta esempi grandi), ma non a servizio!

Noi ci dichiariamo disponibili a trovare soluzioni alternative e funzionali,  nel campo di un sistema credibile, verificabile e condiviso dai lavoratori. Intese sulle turnistiche sono possibili nell’ambito di accordi sperimentali incompatibili con il comando, in un circuito di informazioni e di decisioni trasparenti tali da recuperare in termini di efficienza per tutto l’anno e non in fasi occasionali.

La prima importante opportunità di verifica c’è data dall’incontro di gruppo previsto l’11 luglio 2005, durante il quale saranno esaminati i dati sul PdR, la condizione degli stabilimenti in termini d’assetto e di garanzie occupazionali oltre allo stato di avanzamento del capitolo professionalità/EPA che potrebbe già rendersi disponibile per la prossima verifica d’inquadramento.

  coordinamento nazionale fiom cgil  agusta

Segreteria nazionale e territoriale Fiom

Roma, 29 giugno 2005