Andamento mercati, programmi produttivi e carichi di lavoro 2005
Si
è tenuto nella giornata di Giovedì
24 Marzo 2005 il previsto incontro tra L’amministratore delegato di Agusta ing. Spagnolini, dopo aver ricordato che Agusta-Westland rappresenta uno dei pochi gruppi internazionali a totale controllo italiano, ha sottolineato come l’azionista voglia un ritorno proporzionale all’impegno economico profuso. Finmeccanica, in tale ottica, ha quindi fissato per i prossimi anni degli obbiettivi che Agusta-Westland dovrà raggiungere. Per meglio rispondere alla nuova sfida Agusta-Westland si è dotata di un nuovo assetto organizzativo con l’obbiettivo di realizzare le migliori sinergie tra le due società. Anche per l’anno 2004 Agusta-Westland si è confermata la seconda maggiore società elicotteristica del mondo. Viene inoltre rimarcato che la recente vittoria nella competizione per l’elicottero presidenziale USA è, in prima battuta, dovuta alla superiorità complessiva che US 101, rispetto al concorrente, e al peso che il sistema paese, italiano ed inglese, hanno saputo esercitare.
PROGRAMMI/PRODOTTI
EH 101: nella versione US 101 è il vincitore per l’elicottero presidenziale USA e dovrà essere prodotto in un totale di 23 macchine. È il programma che ha consentito un’enorme ritorno d’immagine, e per tutti i 23 elicotteri la trasmissione principale e il mozzo verranno prodotti da Agusta. Una variante
è stata presentata per il programma americano PRV, la richiesta è di 123
macchine. 109 POWER : si conferma il tra i migliori elicotteri nel segmento delle 3 tonnellate, con un potenziale mercato in espansione per le versioni LUH di cui è prevista la certificazione a metà anno. È stata
realizzata una Joint-Venture con GRAND è attualmente il successo commerciale più grande per Agusta, dalla presentazione a dicembre 2004 risultano già vendute 27 macchine. È quindi indispensabile centrare l’obbiettivo di pervenire alla certificazione entro maggio 2005. A 129 MANGUSTA: continua la consegna di macchine aggiornate all’E.I. . AB 412: elicottero richiesto ancora oggi dal mercato anche se in fase calante. NH 90: programma che per l’Agusta varrà circa il 25% dei risultati dei prossimi anni e del quale ad oggi sono previste 125 macchine da realizzare presso lo stabilimento di Vergiate. AB
139: Si
sta avviando in Texas presso Bell la linea di assemblaggio per il mercato nord
americano. Obbiettivo 2005 è disporre dei Kit certificati da poter consegnare a
corredo degli elicotteri.
A
119 Koala: Macchina
richiesta dal mercato americano, e a partire dal 2005 inizieranno le prime
consegna dalla linea di montaggio realizzata negli Stati Uniti (Philadelphia).
609: il programma procede secondo i piani e il primo volo del secondo prototipo è previsto a Cameri per la fine del 2005, mentre negli USA sono incominciati i test per la transizione dalla modalità elicottero a quella aereo. Sesto Calende: Il simulatore del A109 sarà disponibile presumibilmente verso la fine del 2005, questo legato anche all’ottenimento della certificazione dell’A109LUH, mentre il simulatore dell’A139 dovrebbe essere disponibile alla fine del 2006. PROGRAMMI/CARICHI DI LAVORO
EH 101 Segmenti per Westland/Licenze
NH 90 Segmenti per Partner
REVISIONI
CARICHI DI LAVORO/OCCUPAZIONE: il rapporto ore disponibili/ore richieste si presenta stabile per tutto il 2005 con una leggera discrepanza nella prima metà del 2005. Ciò determinerà un aumento degli organici AGUSTA fino ad un totale previsto di circa 5016 unità (comprese associate).
LAVORO “FUORI CASA”: dalle 1.260.000 ore fuori casa effettuate
nel 2004 si passerà alle 1.397.000 preventivate per il INVESTIMENTI/FORMAZIONE: nel corso del 2004 sono stati effettuati
investimenti in ragione di 66 milioni di Euro superando quanto preventivato.
Si prevedono per l’esercizio 2005 investimenti per 55 milioni di Euro. L’andamento di Agusta nel mercato e le prospettive che si intravedono sono sicuramente da considerarsi ottime e questo a riprova delle capacità che i lavoratori hanno saputo esprimere. A fronte degli scenari e dei dati evidenziati dall’Azienda, la delegazione sindacale presente al tavolo ha rimarcato i seguenti punti: - Il mancato raggiungimento degli elicotteri previsti per il 2004 viene giustificato con il ritardo nella certificazione della versione A109 LUH, (da qui l’impossibilità di presentazione al collaudo). A riprova di ciò vengono messi a budget 2005 n°102 elicotteri. La giustificazione non convince completamente e da parte dei lavoratori sorgono dubbi sull’efficacia della struttura organizzativa, che per realizzare, per lo meno avvicinarsi, gli obbiettivi non trova altri metodi che ricorrere sempre più a una maggiore richiesta di flessibilità. - Il sistema paese è sempre più indicato come uno strumento necessario per vincere nel mercato internazionale; orbene, proprio tale sistema rischia di essere depauperato da spostamenti di attività e produzioni verso altri stati (USA; Cina; Polonia; Giappone; etc.). In riferimento a questo, e di fronte alla dichiarazione aziendale di volersi concentrare sulle attività di “core” (progettazione, rotori e trasmissioni, integrazione avionica, assemblaggio finale), le OO.SS. hanno con forza sostenuto che le attività “core” sulle quali mantenere presidi industriali e occupazionali in Italia,, devono invece coincidere con i centri di eccellenza che caratterizzano i diversi siti produttivi. Ciò per non mettere in discussione significative professionalità che sono costate fatica all’azienda e ai lavoratori, nonché per tutelare i livelli occupazionali dei vari siti. - Un totale di circa 610.000 ore di straordinario sono un dato impressionante che merita una seria riflessione. Dopo il ricorso a un fuori casa pesante, alla cessione di attività “minori” all’interno dell’azienda, all’utilizzo di tecnici stranieri, ai lavoratori Agusta vengono chieste “flessibilità” per 610.000 ore. E a quanto risulta la tendenza quest’anno non sembra essere in calo, anzi. In un “sistema” paese in cui il lavoro diventa sempre più un problema, Agusta non può più dichiarare di trovarsi ad affrontare picchi di lavoro per giustificare un così elevato ricorso a ore straordinarie. Visto che il numero di 5000 addetti attualmente presente in Agusta SpA, non può rappresentare un “dogma inviolabile”, è necessario procedere ad adeguate assunzioni, soprattutto perché si è in presenza non di picchi di lavoro, bensì di fabbisogni produttivi strutturali e stabili. - Un discorso merita anche l’apertura o meglio la riapertura dello stabilimento di Sesto Calende con il trasferimento del personale addetto all’addestramento e ai simulatori, che richiede urgentemente l’attivazione di un tavolo di trattativa con le OOSS. Se inoltre la disponibilità dell’area, e di adeguata copertura economica per la ristrutturazione della stessa, potrebbe portare all’ipotesi del trasferimento di altro personale, è sicuramente “auspicabile” che la trattativa sia comprensiva anche di questi lavoratori. - Non ultimo emerge un aspetto inquietante; in una riunione di gruppo, ci ritroviamo a parlare, anche, di parcheggi, pavimentazione e inadeguatezze delle mense, problemi reali e pesanti che devono essere affrontati e risolti, ma che sono specifici dei singoli stabilimenti dove sono evidenti anche alla struttura dirigente locale. Si ha come l’impressione che anche le problematiche più evidenti, per essere affrontate, devono essere portate ai più alti livelli dirigenziali Agusta. Speriamo che questa sia, appunto, solo una sensazione e che quanto prima le RSU trovino le controparti di stabilimento disponibili al dialogo. Agusta è il fiore all’occhiello di Finmeccanica e un esempio delle capacità italiane nel mondo e come tale è anche chiamata ad essere un esempio di dialogo e correttezza sociale, ruolo che siamo sicuri dovrà vederla primeggiare.
PREMIO DI RISULTATO 2004: Premesso che i dati definitivi saranno
disponibili a giugno
FIM-FIOM-UILM
Nazionali Coordinamento
Nazionale
Roma 1 aprile 2005 |