da "Corriere adriatico" (cronaca di Ancona) del 2 novembre 2006

Le parole dell’azienda sono suonate come un allarme all’incontro Comune-operatori. E mentre resta bloccata l’operazione “maggiori spazi” ai trasportatori della Zipa rubano di tutto, dai freni alle gomme.
Avanti sulla Fiera, ma il rinvio del comitato sulla palazzina uffici potrebbe complicare la nuova acquisizione.

Firma mancata, allerta Fincantieri


Ancona - Hanno fatto riflettere soprattutto le parole di Fincantieri, all’incontro Comune-operatori di martedì. L’11 ottobre il comitato portuale ha rinviato il voto per autorizzare il presidente Giovanni Montanari (nella foto) a chiudere in maniera definitiva l’acquisizione della palazzina uffici del cantiere navale, stra-approvata. E all’incontro nella saletta della Fiera il rappresentante della Fincantieri ha posto il problema: c’è bisogno di concretezza, o l’operazione va in porto oppure no, e allora l’azienda prenderà delle decisioni. Tra le possibilità anche quella di investire altrove invece che ad Ancona. Accade pure questo nella fase di stand by cui è costretto il porto, che gli investimenti rischiano di sfumare, che le aziende dello scalo rischiano di perdere il passo. Una ragione in più per far quadrato, per discutere sì, ma alla fine fare sintesi. Emblematico il caso Fincantieri, messo in evidenza dallo stesso Montanari nel memoriale inviato ai firmatari dell’accordo di maggio (Comune, Provincia, Regione, Cgil, Cisl e Uil) e, per conoscenza, a tutti gli esponenti del comitato portuale. La connessione con il rinvio del Piano operativo triennale è immediata. Nel documento, infatti, è inserita l’acquisizione delle aree Anconambiente, Dlf e Fiera, per cui è già stato inoltrato sollecito all’Erf: alla scadenza della concessione nel 2008 gli spazi dovranno tornare nelle disponibilità dell’Authority. Martedì il Pot dovrebbe tornare in comitato portuale (ma nessuno ha presentato emendamenti), perché è sulla base del Piano che il bilancio preventivo dovrà essere impostato. Fermo restando che i conti saranno obbligatoriamente provvisori (da aggiornare a gennaio) visto che la Finanziaria non è approvata e i contributi sono in stand by. Quello sarà il banco di prova anche per la tenuta del vertice dell’Authority. Con i sindacati sul piede di guerra. La bocciatura significherebbe sfiducia e quindi commissariamento. Con gli enti che ipotizzano già un possibile ingresso in porto di Roberto Pesaresi, presidente di Interporto.

Montanari non è intenzionato a mollare. Anzi, è pronto a battersi fino in fondo perché lo stallo si sblocchi. A partire dall’acquisizione degli spazi che servono allo sviluppo delle attività dello scalo. Quindi dalla Fiera, per cui l’assessore al porto Benadduci di recente ha preso contatti con il sindaco di Chiaravalle.

Necessità ribadita anche dagli autotrasportatori, vittime di furti in serie. “Bisogna delocalizzare i grandi contenitori - sottolinea Gilberto Gasparroni, segretario regionale Cgia Trasporti -. Dopo l’avvenuta acquisizione della Tubimar, si metta mano all’area Anconambiente, poi alla Fiera, che si vedrà come utilizzare. I trasportatori hanno bisogno di un’area. Alla Zipa subiscono continuamente furti di parti dei mezzi: freni, fanali, sistemi di sicurezza, rimorchi, gomme. Lavorano senza certezze e subiscono danni. Si è già perso troppo tempo, si vada avanti. Da Roma arrivano segnali preoccupanti: Ancona non è stata inserita nelle autostrade del mare per cui lo Stato concede contributi ai trasportatori che preferiscono la nave alla strada, mentre Genova e Livorno sono già operativi”.

A giorni si aprirà la trattativa per l’acquisizione dell’area Anconambiente. E’ previsto che si faccia una trattativa a tre - Comune, Authority e soggetto interessato - per le delocalizzazioni. Benadduci dovrebbe attivare i contatti nel giro di qualche giorno. Il Piano prevede per l’area di 18 mila metri quadrati la destinazione a parcheggio Tir, a raso o multipiano. Ma il 10 per cento della superficie (o il 20 in caso di multipiano) può essere utilizzato per attività commerciali, uffici connessi al trasporto, ristorante e albergo.