COMUNICATO STAMPA

 

Vertenza Fincantieri: sale la tensione.
Ad Ancona gli operai occupano la stazione ferroviaria

 

La situazione in Fincantieri si sta facendo insostenibile.

Le incertezze rispetto al futuro del cantiere hanno portato, questa mattina, circa 300 lavoratori della Fincantieri di Ancona a occupare la stazione ferroviaria e salire sui binari per rivendicare la certezza di un futuro lavorativo e la salvaguardia e il rilancio del cantiere navale.

La Fiom nazionale è al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Ancona in lotta per la difesa del posto di lavoro e ne sostiene e appoggia ogni iniziativa.

L'Azienda, con i continui annunci sull'imminente presentazione di un pesante piano di riorganizzazione, sta assumendo gravissime responsabilità rispetto al clima di tensione che cresce tra i lavoratori. Lo stesso vale per il Governo che non sta rispettando gli impegni assunti nell'ambito di questa vertenza, a partire dalla convocazione della riunione del tavolo nazionale sulla cantieristica navale, che sollecitiamo da mesi senza riscontri.

Nella generale situazione di incertezza, la mobilitazione in atto oggi ad Ancona è destinata a estendersi in tutti gli altri siti di Fincantieri in tutta Italia. Ciò rende non più rinviabile il riavvio del confronto sul destino di Fincantieri, per la realizzazione di tutti gli interventi necessari per metterne in sicurezza l'assetto produttivo ed occupazionale.

La Fiom respinge ogni ipotesi di chiusura di cantieri e siti, nonché di riduzione strutturale della capacità produttiva di Fincantieri. Nell'ambito dell'assemblea nazionale dei delegati Fiom Fincantieri, che si svolgerà a Roma mercoledì 27 aprile, saranno decise le iniziative di mobilitazione nazionale da intraprendere per salvaguardare il futuro occupazionale di tutte le lavoratrici e lavoratori Fincantieri e per ottenere la ripresa di un vero confronto che, date la complessità e la gravità della vertenza in atto, dovrà effettuarsi alla Presidenza del Consiglio dei ministri.
 

Fiom nazionale

Roma, 22 aprile 2011