Comunicato della Segreteria Fiom-Cgil Metropolitana di Venezia
Nel giro di pochi giorni la Direzione di stabilimento è passata dagli inviti ai lavoratori ad utilizzare i tornelli in ingresso alle esplicite minacce di provvedimenti disciplinari contro i delegati della FIOM CGIL per la loro posizione di contrarietà alla introduzione di nuove timbrature. Con una lettera del 21.07.08, inviata a casa ai delegati FIOM, l’azienda fa sapere che ritiene illegittima la loro condotta e minaccia di ricorrere a non meglio precisate iniziative di Legge contro i rappresentanti dei lavoratori. In precedenza centinaia di “lettere di sensibilizzazione” della Direzione aziendale sono state consegnate ad altrettanti dipendenti del cantiere allo scopo di intimorirli. Risponde così l’azienda, con forme di autoritarismo da caserma, al consenso che la posizione dei delegati FIOM sta riscuotendo tra i lavoratori. Ma la FIOM non si fa intimidire e continuerà ad opporsi ad ogni atto unilaterale della Direzione aziendale che, occorre ricordarlo, nel mese di luglio ha tentato, per ben due volte, di impedire ai lavoratori di partecipare alle assemblee della FIOM e della RSU comunicando a tutti i dipendenti che non sarebbero state retribuite. La FIOM non si nega al confronto con l’azienda, ma ha un proprio punto di vista sui problemi del cantiere ed intende affermarlo a partire proprio dalle timbrature:
Tutto questo l’azienda lo ha fatto, e lo sta facendo, senza accordi sindacali, all’insegna della provvisorietà, delle continue emergenze, della riduzione dei costi ed anche di una mortificazione dei lavoratori costretti ad accedere in cantiere, non più dall’ingresso principale che è stato chiuso, ma attraverso un “buco” praticato nel muro di recinzione. Adesso l’azienda pare scoprire che i controlli sono meno efficaci di prima, ma anziché cambiare linea e ricercare un accordo con il sindacato intende perseverare nelle scelte unilaterali, investendo in tornelli, aumentando le timbrature, introducendo telecamere vietate, usando spesso in maniera distorta il personale di vigilanza. L’azienda che non ha mai spiegato alla RSU quali sono i problemi di tutela del patrimonio, che non consente ai lavoratori degli appalti di avere certificate le timbrature in ingresso e in uscita, che utilizza le guardie giurate all’interno dei reparti per controllare e perquisire i lavoratori che accedono a bordo delle navi e in prefabbricazione, che non ha mai detto al sindacato quali sono state le misure prese dopo l’incendio doloso della nave Westerdam, adesso, la stessa azienda vorrebbe aumentare i controlli e il numero delle timbrature, senza risolvere i problemi di trasparenza degli appalti, degli orari senza limiti, della logistica del cantiere, dei servizi insufficienti e inadeguati, degli spogliatoi da terzo mondo, nel tentativo di scaricare sui lavoratori con tornelli e controlli invasivi tutte le sue inefficienze gestionali ed organizzative che sono alla base dei gravi problemi del cantiere. Per queste ragioni la FIOM non intende subire i diktat della Direzione di stabilimento e invita tutti i lavoratori ad attenersi alle tre timbrature previste dagli accordi aziendali. Invita tutti i lavoratori a predisporsi a forme di disobbedienza generalizzata se l’azienda insisterà con ulteriori timbrature. Nel caso l’azienda decidesse di rendere operative le minacce verso i delegati della FIOM bisognerà rispondere con lo sciopero di tutti i lavoratori del cantiere e degli appalti.
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