Il governo non cambia opinione ma rinvia ogni decisione

 

Nell’incontro di stamani a Palazzo Chigi il governo, per la prima volta in questa vertenza rappresentato anche dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha ribadito il suo parere favorevole al piano industriale e alla quotazione in Borsa della Fincantieri. Il governo ha dichiarato di essere fermamente convinto che questa operazione possa essere positiva per il futuro della società.

Al contrario la Fiom ha sollevato obiezioni di merito sui diversi aspetti del progetto, di cui il governo ha preso atto senza per altro fornire alcuna risposta. La Fiom , inoltre, ha ribadito che la condizione per una vera trattativa è che tutti i punti siano negoziabili.

Il governo ha proposto di aggiornare la discussione con un nuovo incontro, che è fissato per giovedì 21 giugno sempre a Palazzo Chigi.

Ciò significa che nessuna decisione è stata ancora presa, mentre lo stesso governo ammette che l’alternativa cui si trova di fronte è o la formalizzazione di un accordo con tutti i sindacati oppure la decisione di procedere autonomamente, consumando però la prima grave rottura nelle relazioni sindacali del governo di centrosinistra.

Dopo l’incontro di oggi, dunque, la mobilitazione dei cantieri, con la raccolta di firme all’appello a Prodi e lo sciopero del 15 giugno con la manifestazione di Roma, sono ancora più importanti. Raccogliendo tutte le firme ancora disponibili e con una massiccia partecipazione alla manifestazione possiamo dimostrare al governo che l’operazione che esso intende compiere non ha consenso sociale.

 

 

Roma, 11 giugno 2007