Fincantieri: Letta riceve assessori Liguria

8 Giugno 2007

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi gli assessori regionali alle Attività produttive e al Lavoro della Liguria, Renzo Buccinelli ed Enrico Vesco, i quali gli hanno presentato l’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale relativo alla quotazione in Borsa di una quota di minoranza di Fincantieri.

Con esso l’Assemblea legislativa ligure impegna il Presidente e la Giunta regionale “a farsi parte attiva nei confronti del Governo, anche coinvolgendo le altre regioni e comuni sedi di cantieri, perché sia sospesa la decisione di quotazione in Borsa di Fincantieri; affinché siano garantite occupazione e sviluppo produttivo attraverso la presentazione di un nuovo piano industriale che escluda qualsiasi ipotesi di delocalizzazione, e individui, alla fine del percorso, il miglior strumento per reperire le risorse finanziarie necessarie; affinché in questo quadro sia garantito il futuro dei cantieri liguri, compresa la sede Direzione di Navi militari, il Catena e tutte le attività Fincantieri presenti in Liguria”.

Il Sottosegretario ha preso atto dei contenuti del documento e ha illustrato la strategia del Governo, incentrata su quattro punti:

1) rilancio di Fincantieri;

2) mantenimento del 51% della società in mano pubblica;

3) completa garanzia dei livelli occupazionali;

4) esclusione di qualsiasi delocalizzazione di attività industriali attualmente svolte nei cantieri nazionali;

5) riutilizzo delle risorse derivanti dalla quotazione in Borsa per investimenti in Fincantieri.

“In particolare quest’ultimo punto – ha spiegato Letta – è la miglior garanzia sia del mantenimento dei livelli occupazionali, sia della volontà di investire nella Liguria. Il Governo intende raggiungere un accordo con tutte le sigle sindacali, consapevole che quella intrapresa è l’unica strada con cui si difende e rilancia l’occupazione, al contempo investendo sulla competitività di una delle più importanti aziende del Paese”.

 

tratto da www.palazzochigi.it