Megayacht. Che cosa vuole fare la Fincantieri. Valutazioni e richieste del sindacato.

 

Si è svolto ieri, a La Spezia , l’incontro tra la Fincantieri e i sindacati sulla costituzione della nuova Direzione per la costruzione di megayacht. La delegazione sindacale era composta dai coordinatori nazionali Fim Fiom Uilm della cantieristica navale, dalle strutture Fim Fiom Uilm dell’area ligure e dalle Rsu di tutte le unità produttive coinvolte (Palazzo Marineria di Trieste, sede di Genova, stabilimenti di Riva Trigoso e Muggiano).

 

Il piano aziendale

L’azienda ha illustrato le linee fondamentali del suo progetto che prevede la costituzione, presso il cantiere del Muggiano, di una nuova struttura attualmente composta da 60 persone (10 provenienti da Palazzo Marineria di Trieste, 25 dalla sede del militare di Genova e altri 25 dai PLA dei cantieri di Riva Trigoso e del Muggiano) che dovrà diventare di 90 nel corso del 2007.

Il programma di investimenti necessari (ricerche di mercato; ristrutturazione di un piano della palazzina uffici del Muggiano, da destinare alla nuova direzione; costruzione di un nuovo capannone di 170 metri , con l’impiantistica necessaria, da dedicare alla costruzione dei megayacht; ecc.) avrà un costo di 20 milioni di euro entro il 2007.

L’azienda intende posizionarsi sul mercato degli yacht di lunghezza superiore ai 70 metri . In questo segmento, nel quale già operano importanti gruppi europei, ci sono stati a livello mondiale 14 ordini nel 2005. Secondo le previsioni, nei prossimi anni dovrebbero salire a 20 l’anno, anche con una tendenza alla crescita dimensionale delle unità. L’obiettivo di Fincantieri è di acquisire almeno 2 ordini all’anno, a partire dal 2007. Qualora questo avvenisse, l’azienda intende utilizzare per queste costruzioni anche lo stabilimento di Riva Trigoso.

L’azienda ha, inoltre, sottolineato che la costruzione di megayacht è caratterizzata da alcuni elementi (elevata complessità tecnica; altissimi standard di qualità, in particolare per pitturazione e arredamento; un’estetica che prevede linee curve e modanature, con maggiore complessità del lavoro di sagomatura) che la rendono molto diversa dalle altre tipologie di costruzione della Fincantieri.

Per quanto concerne l’esecuzione della prima commessa acquisita, i cui lavori inizieranno a dicembre, l’azienda prevede uno sviluppo di circa 600 mila ore in 3 anni. Questo carico di lavoro, con quello già acquisito per le navi militari e altre unità speciali, è appena sufficiente, come già evidenziato nell’incontro sul militare del 16 ottobre a Genova, a saturare la capacità produttiva dell’area militare del gruppo nel 2007. Mentre permangono grossi interrogativi sui carichi di lavoro del 2008.

In tutti i casi, l’azienda ha riconfermato l’impegno a presentare e a discutere con le Rsu interessate, entro il mese di novembre, una dettagliata scheda di commessa con tutte le informazioni necessarie all’esecuzione dei lavori (ore interne/ore appalti per progettazione e costruzione, particolari criticità, piano per la sicurezza, ecc.).

 

Le risposte dei sindacati

La delegazione sindacale ha positivamente preso atto di una scelta che, se le previsioni verranno confermate dai fatti, potrebbe arricchire la gamma dei prodotti del gruppo. Ma le rappresentanze sindacali hanno ribadito che la concentrazione al Muggiano del personale necessario alla direzione di megayacht non deve impoverire gli organici delle unità produttive di provenienza e, in particolare, non può indebolire le caratteristiche duali (civile/militare) della struttura produttiva del Muggiano.

Infine, le Rsu e le strutture sindacali hanno espresso una forte riserva sulla recente decisione aziendale di sostituire, sia al Muggiano che a Riva, la figura del direttore con un responsabile di stabilimento senza più l’apporto di un vice direttore - che finora aveva la diretta responsabilità della produzione - e accentrando a Genova competenze di decisione e controllo che sono proprie degli stabilimenti. Non è in discussione l’integrazione tra i due cantieri, che costituisce ormai un dato storico, ma di fronte alla particolare complessità delle tipologie di costruzione e addirittura all’inserimento di una nuova Direzione navi, un indebolimento dell’autonomia decisionale dei due cantieri può essere molto rischiosa.

 

I coordinatori nazionali Fim Fiom Uilm

Le strutture Fim Fiom Uilm della Liguria

Le Rsu Fincantieri della Liguria e di Trieste

 

 

Roma, 25 ottobre 2006