Fincantieri. Il documento dei sindaci. Costituito
il coordinamento dei sindaci delle città-cantiere I
sindaci delle città che ospitano sedi e stabilimenti Fincantieri hanno
costituito il Coordinamento Nazionale Stabile delle Città-Cantiere,
rispettando l'impegno assunto nell'assemblea nazionale
"Fincantieri: quale futuro?" che si è tenuta a Castellammare
di Stabia il 17 novembre 2006. La
necessità di un'attenzione continua su quanto l'azienda deciderà e farà
nei prossimi anni, data l'importanza che ciascuno stabilimento ha
nell'economia delle città e sui livelli occupazionali delle stesse, le
preoccupazioni legate alla quotazione in Borsa del gruppo industriale e
la sua eventuale privatizzazione, il ruolo attivo delle amministrazioni
locali nel governo dei territori sono alla base della nascita del
Coordinamento Nazionale Stabile delle Città-Cantiere. Tale
organismo ha indicato come coordinatori Gianfranco Pizzolitto sindaco di
Monfalcone, Francesco Mineo assessore ai Mercati della città di Palermo
e Salvatore Vozza, sindaco di Castellammare di Stabia nelle funzioni di
coordinatore. I
sindaci delle città-cantiere esprimono particolare preoccupazione alla
luce delle notizie apprese dalla stampa in merito al nuovo piano
industriale quinquennale presentato dal management dell'azienda, lo
scorso gennaio. L'acquisizione di cantieri low cost in paesi dell'Est
europeo, fa pensare al rischio di eventuali delocalizzazioni degli
stabilimenti Fincantieri per abbattere i costi di produzione. Uno
scenario del genere comporterebbe pesanti ricadute sui livelli
occupazionali italiani, scenario da scongiurare per ciascun territorio
rappresentato nel Coordinamento Nazionale Stabile delle Città Cantiere.
Tale piano strategico risulta essere stato consegnato al Governo, ma né
i rappresentanti dei territori né le organizzazioni sindacali lo
conoscono, visto che finora ne sono stati illustrati solo pochi elementi
e non ne è stata fornita loro una copia. La
cantieristica navale è stata spesso giudicata un settore industriale
maturo ed è stata data più volte per spacciata. Ma oggi il comparto
conosce una nuova fase di sviluppo. Fincantieri
è azienda leader del settore e, nonostante il blocco degli aiuti
statali, vince la sfida dei mercati internazionali. Il gruppo
industriale presenta diverse criticità, segnalate dalle organizzazioni
sindacali Fim, Fiom, Uilm, in particolare rispetto a carenze
occupazionali e professionali nonché situazioni di particolari
difficoltà in diversi cantieri. Qualsiasi
ipotesi per il futuro di Fincantieri deve garantire la salvaguardia del
patrimonio di eccellenza che l'azienda rappresenta nel panorama
industriale italiano, nonché la tutela dei livelli occupazionali e dei
diritti dei lavoratori, in particolar modo sul tema della sicurezza. E'
da scongiurare lo smembramento del gruppo industriale. Il
Coordinamento Nazionale Stabile delle Città-Cantiere prende atto del
documento del Coordinamento Nazionale Fim, Fiom, Uilm, ne condivide le
preoccupazioni e apprezza la ritrovata unità tra le sigle sindacali. Pertanto
il Coordinamento Nazionale Stabile delle Città-Cantiere richiede: -
all'azienda un incontro per conoscere ufficialmente nel suo complesso il
Piano Strategico Quinquennale - alle organizzazioni sindacali Fim, Fiom,
Uilm un incontro per approfondire tutte
le tematiche connesse a Fincantieri e discutere delle iniziative che
possono essere intraprese congiuntamente -
al Governo, sottolineando la disponibilità già mostrata a fine
novembre quando appresentanti dei territori e organizzazioni sindacali
furono prontamente convocati dal viceministro ai Trasporti Cesare De
Piccoli e dal sottosegretario all'Economia, Massimo Tononi, di convocare
un nuovo incontro di tale tavolo, così come richiesto anche dalle
organizzazioni sindacali al fine di conoscere e discutere le decisioni
che si intendono assumere su Fincantieri. |