Documento sindaci e
organizzazioni sindacali sull’iniziativa: “Fincantieri, quale
futuro? L’assemblea
costituita dai sindaci delle città che ospitano stabilimenti del gruppo
Fincantieri e le organizzazioni sindacali della categoria metalmeccanici
hanno espresso comune preoccupazione sul futuro dell’azienda leader
nella cantieristica, che dà
occupazione a migliaia di lavoratori sul territorio nazionale, sentendo
l’esigenza di elaborare proposte di lavoro risultato dell’iniziativa
svolta il 17 novembre a Castellammare di Stabia. La
cantieristica navale è l’industria più antica, ma anche la più
moderna del nostro Paese. Questo settore, che è stato spesso giudicato
come maturo e quindi dato più volte per spacciato negli ultimi trent’anni
anche a causa della sua ciclicità, conosce ora una nuova fase di
sviluppo. L’azienda chiude i suoi bilanci in attivo, nonostante il
blocco degli aiuti statali vince la sfida dei mercati internazionali.
Visto il quadro di riferimento, cresce la preoccupazione dei
rappresentanti delle comunità locali e delle organizzazioni sindacali,
di fronte ad una scelta di possibile
privatizzazione. E’ inaccettabile che il governo possa assumere
una decisione di questa portata allo scopo di fare cassa. Una simile
scelta darebbe un colpo all’economia del Paese e determinerebbe un
rischio concreto per i lavoratori degli stabilimenti Fincantieri. Forte
è l’allarme rispetto ad un’operazione che potrebbe avere costi
sociali elevatissimi e mettere in ginocchio l’economia delle città
private dei loro cantieri navali, spesso elemento centrale del sistema
sociale ed economico delle comunità interessate. Dall’assemblea
emerge la volontà di andare nella direzione di un progetto industriale
di rafforzamento e di rilancio del gruppo Fincantieri, attraverso anche
forti investimenti in ricerca e sviluppo e per un potenziamento delle
proprie attività. Si
avverte l’esigenza di fare, con la collaborazione di tutti i
protagonisti, passi in avanti nella politica industriale relativa alla
cantieristica a favore della sicurezza all’interno degli stabilimenti
e del rispetto dei diritti dei lavoratori. Una riflessione comune
occorre per aumentare i controlli in materia di sicurezza del lavoro,
considerato il dramma degli incidenti in fabbrica che purtroppo
aumentano l’elenco delle morti bianche in Italia, e per fare avanzare
un “progetto indotto” tale da organizzare e potenziare il sistema
delle imprese che dà il suo importante contributo al gruppo
Fincantieri.
Preso
atto della relazione del sindaco di Castellammare di Stabia Salvatore
Vozza e il documento unitario licenziato da Fiom, Fim e Uilm, l’assemblea
decide:
- a
seguito della assoluta mancanza di disponibilità fino ad oggi data al
riguardo dal Governo, una richiesta da parte di sindaci e organizzazioni
sindacali di urgente incontro con la Presidenza del Consiglio dei
Ministro;
- la
nascita di un coordinamento nazionale stabile delle città-cantiere;
- l’elaborazione
di proposte per un “progetto indotto”
L’assessore
di Ancona Pierfrancesco Benaducci Il
sindaco di Castellammare Salvatore Vozza L’assessore
di La Spezia Massimo Federici Il
sindaco di Monfalcone Gianfranco Pizzolito L’assessore
di Palermo Lorenzo Ceraulo Il
sindaco di Sestri Levante Andrea Lavarello Segreteria
nazionale Fiom-Cgil Sandro Bianchi Segreteria
nazionale Fim-Cisl Emilio Lonati Segreteria
nazionale Uilm-Uil Mario Ghini Castellammare di Stabia, 17 novembre 2006 |