Sciopero e presidio alla Fincantieri di Riva Trigoso (Ge)


Come deciso ieri sera nell’assemblea dei lavoratori del Cantiere di Riva Trigoso, è stato proclamato per oggi 28 ottobre 2010 lo sciopero di 2 ore a rotazione con presidio davanti alla portineria. Lo sciopero si articola su due turni: al mattino dalle 9 alle 11 e nel pomeriggio dalle ore 14.15 alle ore 16.15.

Nel corso dell’assemblea infatti è emersa la necessità di sostenere con iniziative di mobilitazione i rappresentanti sindacali, i delegati, i sindaci e la Regione Liguria che sono oggi presenti all’incontro nazionale con il Ministro delle Attività Produttive Paolo Romani nel quale verranno affrontati i temi circa il futuro del Gruppo.

Lo sciopero e il presidio di questa mattina hanno registrato una partecipazione di lavoratori straordinaria, probabilmente anche in virtù delle dichiarazioni dell’Amministratore delegato del Gruppo apparse questa mattina sulla stampa. Nel momento in cui si chiede ai propri dipendenti il sacrificio della cassa integrazione, il dr. Giuseppe Bono non solo non allontana lo spettro della chiusura del Cantiere di Riva, ma rilancia con il tema della produttività, come se il tema non fosse già oggetto di accordi sindacali.

I lavoratori di Riva Trigoso chiedono ancora una volta di non essere utilizzati come capro espiatorio da parte di una dirigenza che in questi anni non ha effettuato una efficace politica industriale, senza investire nemmeno un euro nella produzione o, peggio, che ha utilizzato i soldi dell’azionista nei cantieri americani.

La domanda da porre all’azionista di maggioranza, ossia il Governo, è quella di capire a chi si deve dare credito: all’amministratore delegato che a Roma firma accordi nei quali si impegna a non chiudere nemmeno un cantiere, o a quello che nelle interviste alla stampa sostiene esattamente il contrario?

 

Sergio Ghio

Segreteria Fiom Cgil Genova

 

Riva Trigoso, 28 ottobre 2010