Fincantieri: cronaca in difesa del premio di efficienza

 

Venerdi 11 dicembre intorno alle 8 nel cantiere di Riva Trigoso gira la notizia che l’azienda non pagherebbe il premio di efficienza. Immediatamente iniziano a fermarsi i lavoratori della navale e poi tutti gli altri. Si forma un corteo che insieme ai delegati si dirige verso gli uffici della Direzione. Il corteo invade la palazzina e con rabbia chiede al direttore e al capo del personale di smentire la notizia, questa viene invece confermata come una scelta annunciata dalla direzione nazionale. I lavoratori presidiano gli uffici e la direzione del cantiere si mette alla ricerca dei dirigenti nazionali.

Contemporaneamente a Sestri Ponente la stessa notizia crea la medesima tensione e rabbia tra i lavoratori e la RSU chiede un incontro urgente alla direzione di cantiere. Questa dichiara che il premio è a rischio, che la scelta riguarda tutti i cantieri italiani e che la decisione spetta alla direzione nazionale di Trieste. La RSU decide di dare appuntamento a tutti i lavoratori alle 13 davanti alla mensa per coinvolgere tutti i turni e far partire le iniziative di lotta.

A Riva intanto i dirigenti del cantiere annunciano che la direzione nazionale di Fincantieri sarebbe pronta ad una decisione per martedì mattina. I lavoratori presidiano gli uffici fino alle 11.30 e comunicano alla azienda che se martedì la risposta sarà negativa ripartiranno le lotte non escludendo il possibile blocco del varo della fleet tanker in costruzione nel cantiere.

Alle 13 a Sestri Ponente parte un primo corteo che si dirige agli scalandroni della Oceania in costruzione, la nave viene abbandonata da tutti i lavoratori comprese le ditte di appalto e viene presidiata. La produzione in tutto il cantiere è ferma. Il corteo riparte e si dirige verso la palazzina della direzione invadendola, si chiedono riposte precise. Il direttore annuncia che da Trieste lunedì vi sarà la decisione con un comunicato ufficiale. Lo sciopero continua fino alle ore 16 mantenendo ferme tutte le attività, la Rsu dichiara lo stato di agitazione fino a lunedì in attesa delle risposte.

 

11 dicembre 2009