Comunicato stampa Rsu Fiom Fincantieri Monfalcone
 

Dopo le innumerevoli beatificazioni mediatiche lette sui quotidiani locali e nazionali sull’efficienza del gruppo Fincantieri in merito ad acquisizioni di cantieri stranieri e successi dal punto di vista produttivo (vari e consegne in sequenza su più Stabilimenti), la RSU-FIOM denuncia una situazione completamente diversa per quanto riguarda la vita dei lavoratori (sia di Fincantieri che delle ditte in appalto).

Al rientro delle ferie collettive si è verificato l’ormai scontato vizio da parte dell’Azienda di disattendere gli accordi. I punti che la RSU-FIOM vuole denunciare sono i seguenti:

  • Mancato rispetto degli accordi sulle lavorazioni di manutenzione e riparazioni dello spogliatoio operai. Si è verificato infatti che, contrariamente agli impegni presi, i soffioni delle docce non sono stati sostituiti, i disimpegni in prossimità alle uscite di sicurezza non sono stati realizzati, l’illuminazione rimane carente per mancata manutenzione e, infine, non è stata eseguita la messa in sicurezza delle vie di fuga mediante la riorganizzazione del lay-out dello spogliatoio.

  • L’azienda è stata conseguente nella rimozione, annunciata, di tutte le biciclette non numerate, senza però trovare soluzioni alternative per la mobilità dei lavoratori. Non è stata infatti rafforzata la rete di trasporti interni: i lavoratori costretti ad usare le corriere, si sono trovati, ieri mattina, stipati all’interno dei mezzi che superavano abbondantemente il numero consentito dal limite di portata massima.

  • I servizi “igienici”, in tutta l’area dello Stabilimento, risultano al limite della praticabilità e necessitano di un restauro totale. Inoltre, la mancanza delle biciclette per l’uso interno, costringe i lavoratori a lunghe camminate per poter usufruire degli stessi servizi “igienici”.

  • Permane la situazione ambientale negativa. Vengono disattese infatti le principali norme anti infortunistiche, soprattutto nelle aree del bacino, dove l’accelerazione del programma di imbarchi ha raggiunto livelli non più controllabili.

La lista potrebbe continuare ma ciò può bastare per far capire all’opinione pubblica che dietro alla patina dei successi comunicati (propedeutici alla quotazione in borsa) persiste un grave atteggiamento di menefreghismo riguardo ad accordi ed impegni verbali presi con le RSU, con il risultato di peggiorare giorno dopo giorno le condizioni di vita e permanenza all’interno della nostra fabbrica.

Il coordinatore Fiom Fincantieri, Moreno Luxich, sottolinea che ormai i più rapporti sindacali si sono deteriorati a tal punto che non c’è più un interlocutore credibile e valido con cui trattare. L’azienda dimostra invece un totale disinteresse per la dignità dei lavoratori e focalizza l’attenzione soltanto alle dinamiche produttive, non comprendendo che, in questo modo, non si ottengono benefici né in termini di produttività (cari all’Azienda) né in termini di relazioni umane.

Nei prossimi giorni si continuerà a discutere con i lavoratori su quanto denunciato per trovare una via d’uscita a questo inaccettabile stato di cose e decidendo assieme il percorso da adottare.

 

Monfalcone, 26 agosto 2008