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Comunicato sindacale delle Segreterie nazionali Fim, Fiom, Uilm su Firema

   

Esito dell’incontro alla presidenza del Consiglio sulla vicenda Firema Trasporti

 

Si è svolto in data 9 settembre l’incontro previsto alla presidenza del Consiglio, task force per l’occupazione sulla situazione Firema Trasporti.

All’incontro erano presenti oltre alle rsu dei vari stabilimenti il Ministero del lavoro, il Ministero delle attività produttive, Trenitalia e Finmeccanica.

L’incontro era stato programmato alla fine di luglio dopo che era stato comunicato alle Oo.Ss. il nuovo assetto proprietario e la volontà dello stesso di chiudere un sito dei cinque esistenti, quello di Padova dove lavorano 300 addetti.

Tale decisione veniva giustificata dall’azienda con gli scarsi volumi produttivi ma nel contempo l’azienda dichiarava di aver rifiutato la sua quota parte (circa 30%) della gara di revamping di 900 carrozze effettuata da Trenitalia, (la più grande gara assegnata negli ultimi dieci anni) perché non renumerativa.

Le Oo.Ss. denunciando l’atteggiamento irresponsabile dell’azienda avevano chiesto il mantenimento degli impegni presi nel piano firmato al ministero nel 2001, il rientro della commessa, una verifica istituzionale sulle prospettive occupazionali e industriali.

L’incontro è risultato uno scaricabarile intollerabile! Finmeccanica ha ribadito la sua decisione di sfilarsi da Firema avendo già ridotto la sua quota dal 49 al 19%. Trenitalia ha dichiarato di operare come Spa e dunque nelle gare di ottenere il massimo risultato con il minor costo possibile. Il ministero delle attività produttive ha taciuto.

L’unica cosa chiara e certa è stata la posizione dell’azienda: sulle commesse decido io e anche sulle persone. Ha proposto un nuovo piano che prevede sia la chiusura del sito di Padova che carichi di lavoro non sufficienti a tranquillizzare gli altri siti.

Le Oo.Ss. e Il Coordinamento Firema dopo un’attenta discussione hanno rifiutato la discussione sul nuovo piano e richiesto alla Presidenza del Consiglio, peraltro garante del piano del 2001, la formuli una proposta complessiva che preveda sia il rilancio del gruppo sia prospettive occupazionali per tutti compreso il sito di Padova.

Infatti così come viene descritto il piano presentato dall’azienda non è un piano di rilancio ma un ulteriore piano di tagli, di ristrutturazione e di Cigs (anche per i siti che resteranno). Inoltre l’irresponsabile politica del rifiuto delle commesse potrà portare Firema al rischio di uscire dal cartello di assegnazioni anche future, soprattutto con l’uscita di Finmeccanica .

Le Oo.Ss. hanno ribadito che Finmeccanica deve rimanere in Firema sin quando non vi siano condizioni di sicurezza industriale ed occupazionale per tutti i siti.

L’azienda ha dichiarato che entro la fine della settimana avvierà unilateralmente le procedure di mobilità ovvero il licenziamento dei lavoratori e lavoratrici di Padova.

Tale gesto è tanto più grave e si configura come un vero e proprio accanimento in quanto l’azienda potrebbe disporre della Cigs già avviata nell’accordo del 2001. E’ quindi evidente la volontà politica e industriale dell’azienda di disfarsi “a prescindere” di uno stabilimento.

Di fronte a questa situazione le Oo.Ss.  ed il coordinamento Rsu chiamano i lavoratori alla mobilitazione. Non si tratta solo di esprimere solidarietà. Tutto il gruppo e tutti i lavoratori sono a rischio in una situazione di totale incertezza occupazionale e industriale.

Le Oo.Ss. nazionali e il Coordinamento indicono assemblee in sciopero in tutti gli stabilimenti Firema spa. In tale occasione i lavoratori decideranno altre forme di mobilitazione e di sostegno nei confronti della vertenza e dei lavoratori e lavoratrici di Padova.

 

                                                                                    Segreterie Nazionali FIM-FIOM-UILM

                                                                                    Coordinamento Nazionale gruppo FIREMA

Roma, 10 settembre 2003