Diretta e dati dalle piazze
Nella sezione "media" puoi riascoltare l'intervento di Maurizio Landini da piazza Duomo a Milano, le dirette delle manifestazioni e altro materiale dai vari media che hanno seguito la giornata dello sciopero generale Fiom-Cgil
Campania. Alla manifestazione di Pomigliano hanno partecipato oltre 10.000 lavoratori, studenti e precari. Il comizio finale è stato chiuse da Francesca Re David della Fiom nazionale.
Napoli: Avio Pomigliano 90%, Alenia Pomigliano 80%, Magnaghi 95%, Whirlpool 90%, Ansaldo 60%, Alenia Capodichino 60%, Alenia Casoria 70%, Selex Giuliano 35%, Meb Castellammare 90%, in Cig Fiat Pomigliano e Fincantieri Castellammare
Avellino: Denso 62%, Almec 90%, Cms 50%, Mondial Group 50% sono in Cig FMa e iribus
Salerno: Fonderie Pisane 95%, Scatolifici dell’Agro nocerino Pino Sarnese e del Sele 70%, Alcatel Battipaglia 70%
Benevento: Ficomirror 100%, Imeva 100%, Agusta 60%,
Caserta: Firema 60%; Proma 80%, Laminazione sottile 80%, Indesit e Competence sono in cig
Valle d'Aosta. Pienamente riuscito il presidio organizzato in piazza Chanoux ad Aosta a cui hanno preso parte oltre cento lavoratrici e lavoratori, ma non solo. Infatti, oltre a questi, erano presenti anche compagni e compagne delle altre categorie confederali, esponenti della società civile aostana ed alcuni delegati Fim e Uilm.
Media territoriale di adesione allo sciopero 30% con punte registrate in alcune aziende del 70-80%
Sardegna.
“Una manifestazione storica per la Sardegna” come afferma Mariano Carboni,
segretario generale della Fiom regionale. “La pioggia battente non ha
scoraggiato le lavoratrici, i lavoratori e tutti coloro che hanno voluto
appoggiare le ragioni dei metalmeccanici”.
Al comizio finale, concluso da Fausto Durante della Fiom nazionale, sono
intervenuti Franco Bardi, Fiom Sulcis, Maddalena Casula, Fiom Nuoro, una
studentessa universitaria e una media, Gianluigi Marchionni, Fiom Medio
Campidano e Gavino Doppiu, Fiom Sassari.
Cagliari:
zona Industriale di San Rocco adesioni intorno all’80%
Sassari: Zona del Petrolchimico Porto Torres 75-80%
Nuoro: Media territoriale 75-80%
Sulcis: Alcoa di Portovesme 60%
Medio Campidano: Keller Elettromeccanica 70%
Trentino-Alto Adige. Buona la riuscita del presidio nella zona industriale di Bolzano davanti alla sede dell’Iveco, con la presenza di 500-600 persone provenienti da tutta la regione. La partecipazione dal territorio bolzanino è stata significativamente maggiore rispetto ai presidi svolti in precedenza.
Ottima l'adesione
allo sciopero. Gruppo Acciaierie Valbruna media 70%, Iveco 60%, Sapa 80%, De
Franceschi 85%, Ascensoristica (Schindler, Installazione Impianti) 40%.
Piccole e medie aziende: adesione media del 50%
Media delle adesioni nel territorio 40%
Dana di Arco e Roverento hanno scioperato al 90%, Stabilimento Whirlpool di Trento 95%, Mahle 95%, Ebara 95%
Il comizio finale, nel quale si sono succeduti lavoratori e sindacalisti e che è stato aperto da Fabio Parrichini - segretario generale della Fiom Bolzano - e Roberto Grasselli - segretario generale della Fiom di Trento - è stato chiuso da Sveva Haertter della Fiom nazionale.
La Spezia. Manifestazione con circa 2.000 partecipanti che da piazza Europa si è diretta a piazza del Bastione, dove si è tenuto il comizio conclusivo.
Adesione allo sciopero: Oto Melara 45-50%, Fincantieri 75%, piccole e medie imprese del territorio 75-80%
Genova. In 10.000 al corteo Fiom
Un corteo imponente di migliaia di
persone, si è mosso nella mattinata di oggi da piazza Principe, di fronte
alla stazione ferroviaria, per arrivare fin davanti alla sede di
Confindustria.
Erano anni che a Genova non si vedeva una partecipazione così elevata, in
linea con l'adesione agli scioperi. Per citare alcune aziende:
- all'Ilva adesione allo sciopero maggiore che negli ultimi scioperi anche unitari, complessivamente la percentuale si attesta al 60% con una partecipazione del 75% tra gli operai;
- Ansaldo 90%;
- Fincantieri: cantiere navale fermo, con adesione all’85%, cantieri riparazioni navali 95-98%.
Alla partecipazione molto alta dei metalmeccanici, si è aggiunta anche quella di lavoratrici e lavoratori di altre categorie, di studenti e di semplici cittadine/i.
Udine. Un
corteo lunghissimo, per una delle più grandi manifestazioni sindacali degli
ultimi anni in regione. Il segretario della Fiom Friuli-Venezia Giulia
Gianpaolo Roccasalva non fa cifre, ma esprime «il grazie della Fiom ai
metalmeccanici, ai lavoratori delle altre categorie, ai pensionati e agli
studenti che sono scesi in piazza assieme a noi».
«L’alta adesione allo sciopero nelle aziende e il successo della
manifestazione – ha aggiunto Roccasalva – testimoniano non solo la
solidarietà di tutto il mondo del lavoro regionale ai dipendenti della Fiat,
ma esprimono anche la preoccupazione per l’attacco che viene portato portato
ai diritti dei lavoratori. Questa piazza, oggi, ha espresso un fermo no al
modello Marchionne e a chi vorrebbe applicarlo anche in questa regione».
Sul palco di largo Melzi, oltre a Roccasalva e ai delegati Fiom di quattro
province, anche il sindaco di Udine Furio Honsell, che ha portato il suo
saluto ai manifestanti. Tra gli interventi anche quello del segretario
regionale della Cgil Franco Belci. «Quella di oggi – ha detto Belci – è una
manifestazione che non riguarda solo la Fiom e i lavoratori metalmeccanici,
ma tutta la Cgil, perché i suoi temi sono democrazia, diritti e
rappresentatività. Sbaglia – ha aggiunto il segretario – chi pensa di
importare il modello Marchionne in regione: dalla crisi si esce con
relazioni industriali corrette. Se qualcuno pensa invece di imporre modelli
autoritaria, la reazione della Cgil sarà adeguata».
Il comizio e quindi la manifestazione sono stati conclusi da Alessandro
Pagano, coordinatore nazionale Fiom per la cantieristica, secondo il quale
“l'importanza delle manifestazioni di oggi, oltre a rappresentare un argine
al dilagare di una modalità contrattuale sbagliata e non democratica,
rappresenta la crescita di un movimento capace di mettere insieme più
soggetti. Crescita che porterà progressivamente, ma in tempi brevi, allo
sciopero generale nel paese“.
Molise. Dopo 30 anni una manifestazione dei metalmeccanici si svolge davanti allo stabilimento Fiat di Termoli. Per il segretario della Fiom Molise, Giuseppe Tarantino, “era importante tornare davanti allo stabilimento Fiat, nonostante il posto non sia facilmente raggiungibile se non con mezzi propri, in questa giornata in cui le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici rispondono in maniera decisa e democratica all'arroganza di Marchionne e dell'azienda”.
Durante il comizio finale, si sono succeduti gli interventi dei delegati della Fiat di Termoli (tra i quali quello di due operaie che stanno portando avanti una vertenza per una diversa gestione degli orari di lavoro delle donne, in relazione ai tempi della maternità), di studenti, di una precaria della scuola, di rappresentanti di altri categorie – Filcams, Fisac, lavoratori della conoscenza – della Cgil e, in chiusura, di Alessandra Mecozzi della Fiom nazionale la quale, come scandito più volte e a gran voce da tutti i partecipanti, ha sostenuto la necessità dello sciopero generale di tutte le lavoratrici e i lavoratori del nostro paese.
Lazio. Molto
partecipata la manifestazione regionale che si è svolta a Cassino, dove si
trova uno degli stabilimenti Fiat che Marchionne ha dato come tra i prossimi
"bersagli" della sua sciagurata offensiva contro i diritti dei lavoratori
del gruppo.
Migliaia i partecipanti che hanno ascoltato, durante il comizio finale, gli
interventi di un delegato della Fiat, di uno studente medio, di una precaria
della sanità, di un rappresentante di "Uniti contro la crisi", di Vera
Lamonica, segretaria nazionale Cgil, e le conclusioni di Laura Spezia,
segretaria nazionale della Fiom.
Due treni sui quali viaggiavano alcune centinaia di studenti partiti da Roma
per partecipare alla manifestazione, sono stati fermati dalle Ferrovie dello
Stato a Colleferro. Gli studenti, accusati di non avere i biglietti, sono
stati fatti scendere e hanno occupato i binari. La situazione si è sbloccata
qualche ora dopo a comizio finito.
Dati di adesione allo sciopero.
Frosinone: Fiat Cassino
50% (è la Fiat che in mattinata ha abbassato l'"impostazione della linea",
portandola da 230 a 460 vetture), Agusta di Anagni e Frosinone 40%, Abb 35%,
Italtractor 90%
Pomezia: Sielte 100%, Abb 80%, Selex Galileo 60%
Rieti: Tubi spa 70%, Lombardini 70%, Schneider 70%
Roma Nord: Almaviva 55%, Autoimport 80%, Mercedes 50%, Selex 30% Mes
80%, Oma 90%, Sirti 55%
Roma Sud: Site 98%, Caf 100%, Ceit 80%
Toscana. Una bellissima manifestazione quella che si è svolta oggi a Massa Carrara e dove sono confluiti tutte le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici della regione, e che ha visto anche una grande partecipazioni di studenti, precari e gente della società civile.
Al comizio finale, concluso dall'intervento di Massimo Masat, della Fiom nazionale, preceduto dal segretario confederale Fulvio Fammoni, hanno preso parte una delegata della Isi di Firenze, un delegato della Continental di Pisa, uno della Eaton di Massa Carrara – azienda al centro di una vertenza simbolo degli ultimi mesi – e una studentessa.
Concludendo il suo intervento e quindi il comizio, Masat ha posto ancora l'attenzione, come richiesto a gran voce da tutta la piazza, sulla necessità di arrivare allo sciopero generale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del paese, evitando polemiche inutili.
Calabria. Bella manifestazione a Vibo Marina, davanti allo stabilimento del Nuovo Pignone. Una partecipazione molto varia, con la presenza di una folta rappresentanza dei lavoratori migranti di Rosarno e di rappresentanti di lotte per i diritti civili, a partire dall'acqua come bene comune. L'adesione allo sciopero nel territorio è stata molto alta, con alcune aziende in cui la produzione si è totalmente fermata.
Dati di adesione allo sciopero.
Catanzaro: Sielte 100%, Res Ingen 100%, Cmc 80%, Techno Sky 75%, Siram 60%
Cosenza: My Wave 100%, Eutelia-Agile 80%, Mazzoni 100%, Almaviva 20%
Pollino-Castrovillari: Cosmic Castrovillari 100%, Impec Corigliano 100%
Crotone: Graziani 50%, Metalcarpenteria 100%
Reggio Calabria: Omeca 80%, Sielte 100%
Vibo Valentia: Nuovo Pignone 80%
Lombardia. Una piazza del Duomo gremita ha accolto un mare di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici, di altre categorie produttive e di studenti; il corteo è sfilato per 1 ora e mezza circa, ed - esaurita la capienza della piazza - è stato necessario deviarne la coda e farla entrare al lato del palco. Non diamo numeri come è ormai nostra abitudine ma citiamo il dato, notoriamente avaro, della Questura che dava 30.000 partecipanti.
Molto applauditi gli interventi dal palco, citiamo solo un applauditissimo Don Gallo, un emozionato Gad Lerner, e il boato finale che ha accompagnato la richiesta dello sciopero generale da parte del segretario generale, Maurizio Landini.
Dati di adesione allo sciopero.
Bergamo:
Lovato 65%, Fbm 90%,
Dalmine operai 70%, Same 85%, Exide operai 80%, Reggiani impiegati 50% -
operai 90%, Somaschini 80%.
Lecco:
Fomas 85%, Calvi 83%, Carcano 70%, Riello (Azienda in CIG) 10%, Itla 90%
Legnano:
Marelli 70%, Abb 80%, Franco Tosi 65%, Tacchi 90%, Tamini 70%, Sabiana 40%,
Selex Galileo 37%, Parcol 60%
Lodi:
Vedo 90%, Marcegaglia 100%, Abb 80%, Flexotecnica 75% in media con adesione
al 100% tra gli operai, Beta 1° turno 80%
Mantova:
Comer 80%, Marcegaglia 70%, Belleli 100%, Raccorderie Metalliche 70%, Iveco
70%, Bondioli e Pavesi 100%, Zanotti 70%
Milano:
Kone
70%, Bcs 70%, Alstom Ferroviaria 70%, Alstom Power 80%, Ansaldo 60%, Nacco
80%,
Electrolux di Solaro 90%
Pavia: Rc 90%, Sea 100%, Grove 30%,
Cable Elettra 100%, Atom 10%
Sondrio:
nelle aziende di Sondrio e provincia la percentuale di adesione allo
sciopero si attesta mediamente tra il 10 ed il 15% con alcune aziende in cui
la percentuale di adesione allo sciopero si attesta tra l’80 e l’85%.
Friuli, dati di adesione allo sciopero.
Alto Friuli:
Luvata 90%, Automitive ligting 60%
Gorizia: Ansaldo 80%, Detroit 85%
Trieste: Wartsila Italia 75%, System Sensor 80%, Fertubi 80%
Udine: Luvata 90%; Mannisipre 90%, Cga 70%, Delonghi 70%, Daymanic
Tenologies 80%, Faber 60%
Puglia, dati di adesione allo sciopero.
Bari:
Magneti Marelli 70%, adesione intorno al 70% nelle piccole aziende
Taranto: Alenia Grottaglie 60%; l’adesione dello sciopero all’Ilva
maggiore rispetto agli ultimi scioperi
Brindisi: Agusta Westland 60%
Foggia: media sciopero sul territorio del 60%
Le note di "Bella ciao", cantata da tutta la piazza dei Signori, concludono il comizio di Padova, dopo l'intervento conclusivo di Giorgio Cremaschi, in una piazza che anche qui in Veneto ha continuamente invocato lo sciopero generale
Campania, dati di adesione allo
sciopero.
Benevento:
Ficomirrors 100%, Imeva 100%, Agusta 60%
Caserta:
Firema 60, Proma 80%
Napoli:
Avio 90%, Alenia Pomigliano 80%, Magnaghi 95%, Whirlpool 90%
Melfi. "Lo sciopero generale di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori: se non ora, quando?" Così, sotto la pioggia, Sabina Petrucci ha concluso il comizio finale nella zona industriale di Melfi, dove c'è la Sata, il più grande stabilimento Fiat del Mezzogiorno.
Milano. In una piazza Duomo gremita (il corteo, la cui coda è ancora al concentramento, viene ora fatto entrare nella piazza da altre vie) il comizio è entrato nel vivo con l'intervento di Don Gallo
Ancona. Il comizio è entrato nel vivo, dal molo dei cantieri navali, oggi "occupati" dalla manifestazione della Fiom, anche per denunciare la crisi che investe la Fincantieri, azienda che ad Ancona occupa circa 2.000 dipendenti (più migliaia di lavoratori dell'indotto).
Anche Barcellona tra le piazze della Fiom. Un presidio organizzato dall'associazione AltraItalia di Barcellona, insieme ad alcuni operai della Seat di Barcellona, colpiti dalle stesse politiche di delocalizzazione, di sfruttamento intensivo, di attacco ai diritti minimi e alla dignità del lavoro, a studenti, insegnanti, e precari è presente oggi di fronte alla sede Fiat di Barcellona," per affermare un principio che dovrebbe attraversare le frontiere: qui e là, la stessa lotta/La misma lucha. Manifestiamo la nostra solidarietà e appoggio a chi ha avuto il coraggio di dire no. No ai ricatto dell'accordo di Mirafiori. No al ricatto 'o lavoro o diritti'".
Mentre si stanno avviando alla conclusione quasi tutti i cortei, sono cominciati i primi comizi nelle piazze della Fiom. Giorgio Molin, segretario generale della Fiom del Veneto, ha concluso il suo intervento al comizio di Padova affermando che “è necessario lo sciopero generale di tutto il paese, perché è questo che ci chiedono i lavoratori e le lavoratrici di tutto il paese e tutta la gente che è scesa con noi oggi in piazza”.
I primi dati degli scioperi.
Alla Fiat di
Melfi
si registra un'adesione del 50%, una linea è ferma e un'altra funziona “stop
and go”.
All'Ilva di Genova l'adesione allo sciopero è più alta degli ultimi scioperi, anche unitari, con una percentuale media del 40% che tra gli operai diventa del 75%.
Alessandria: Ilva 60%, Kme (ex Europa Metalli) 75%, Marcegaglia 65%, San Maurizio 80%, Iarp 80%, Lame 80%.
Asti: Marcegaglia 95%, Impress 80%, Ocava 70%, Dierre 70%, Maina 60%; Util 70%
Cuneo: alte percentuali sui turni operai alla Valeo di Mondovì 80%, Ilva 80%, Racconigi 80%, Graziano Sommriva 80%, Merlo 80%, Rhibo Garessio 80%.
Novara: Meritor 90%, Macaer 80%, Zucchetti 60% Fasco 75%, Isrighausen 95%
Torino: Mega Plast 100%, Reninghaus 60%, Tesco 80%, Ftp Iveco 70%, Turbo Car 100%, Avio 70%, Acenta To 70%, Microtecnica 90%, Lottomatica 90%, Teksid Carmagnana 85-90%, Biemme 100%, Avio Borgaretto 80%, Ocsa 80%, Tessa 90%, Model Master 80%,Daico 50%, Daitec Chivasso 95%, Fucine Rostagno 90%, Federalmogul 90%, Berco 100%, Sata 70%, Valuital 70%, Fascu 80%, Scarmagno 70%, Ims 70%, Omp 80%, Hot Roll 90%, Sidergorge 60%, Bersano 90%, Facem 60%, Mac 70%; Emaril 70%, Itca 95%, Taico 85%, Ecbi 95%, Power Train ex Mecc oltre 80%.
Verbano Cusio Ossola: Fom Gm dipendenti rubinetteria 80%, Magistris Ammortizzatori Camion 90%, Alessi 97%, Travi Profilati 90%.
Vercelli: Ykk 50%, Dana Italcardano 85%.
Terni: TyssenKrupp 80%, Indotto Acciai speciali Terni 80%, Faurecia 85%, Garofoli 90%.
A Cassino, la Fiat questa mattina “ha abbassato di oltre la metà gli obiettivi di produzione spostando la cosiddetta 'impostazione' delle vetture da produrre da 460 a 230” ci dice Pompeo Rasi, delegato Fiom
Sono ormai tutti in movimento i cortei in tutte le città dove sono state organizzate le manifestazioni della Fiom. Alti i dati di adesione allo sciopero – che durante la mattinata segnaleremo – e centinaia di migliaia di lavoratrici, lavoratori e studenti che già dalle prime ore della mattina hanno riempito i concentramenti e si sono messi in cammino lungo le strade dei cortei, nonostante la pioggia al Sud e in Sardegna e il freddo al Centro e al Nord.
Ad Ancona la manifestazione di questa mattina è la prosecuzione della “notte rossa”, passata davanti ai cancelli della Cnh di Jesi, azienda del gruppo Fiat Industrial. “Un presidio ma anche una festa – come dice Beppe Ciarrocchi, segretario generale della Fiom delle Marche – in risposta all'arroganza della Fiat, da parte delle lavoratrici, dei lavoratori, degli studenti medi e universitari, dei ragazzi dei centri sociali”.
Emilia-Romagna (27 gennaio): alta adesione allo sciopero e straordinaria partecipazione alla manifestazione regionale svolta a Bologna. La Fiom ha superato brillantemente, nella giornata di ieri, la “prova generale” dello sciopero nazionale proclamato per oggi. Migliaia di metalmeccanici hanno gremito il corteo sfilando sui viali e nel cuore della città, fino a piazza Maggiore, dietro lo striscione portato dai lavoratori immigrati di Reggio Emilia con lo slogan “Il lavoro è un bene comune: da Pomigliano a Mirafiori difendiamo ovunque contratto e diritti”. Insieme a loro la Cgil regionale, che ha dato pieno sostegno alla giornata di lotta, e delegazioni delle altre categorie; numerosi i rappresentanti dell’associazionismo democratico, delle forze politiche anche nazionali, mentre gli studenti sono confluiti in piazza con un proprio corteo.
Gli interventi dal palco sono stati simbolici dell’ampio sostegno che ha ricevuto la mobilitazione della Fiom: oltre ai delegati della Gd di Bologna Valeria Frascari e della Cnh di Modena Maurizio Cocerio, hanno parlato Marzia Marchi a nome del Comitato per l’acqua pubblica, Giulia Fiscato per gli studenti universitari, Gian Marco De Pieri per il collettivo “Uniti contro la crisi”, lo scrittore Stefano Tassinari a nome di un gruppo di scrittori bolognesi (tra i quali Fois, Lucarelli, Wu Ming, Grazia Varasani, Vaggi e altri), che “da privilegiati lavorano con le parole e non con le presse” e riconoscono nel popolo della Fiom “l’unico punto di riferimento credibile per la costruzione di una vera opposizione nel paese”.
Prima di arrivare al corteo, Maurizio Landini e Susanna Camusso hanno partecipato alla cerimonia istituzionale per la “Giornata della Memoria”, con la deposizione di corone alle lapidi dedicate agli ex-deportati e agli ex-internati.
Dati di adesione allo sciopero
Bologna: 3F Filippi 85%, Arcotronics 90%, Bonfiglioli 80%, Ceam 70%, Ducati Motor 90%, GD 90%, Ima 80%, Lamborghini 85%, Magneti Marelli 85%, Marchesini Group 50%, Motori Minarelli 70%, Kpl 70%Cesena: Sacim e Fira 100%, Celbo 90%
Ferrara: TRW 75, Fox 90%, Lte 60%, Lamborghini Calor 85%, Berco 75%, Fava Essiccatoi 85%
Forlì: Bonfiglioli 85%, Officine Maraldi 90%, Marcegaglia 75%, Electrolux 60%, Celli 90%, Carpigiani 90%
Imola: Site 90%, Berco 90%, Hydrocontrol 85%, Mecavit 90, Tassari 70%, nella cooperazione 45%
Modena: Wam 85%, Annovi&Riverberi 90%, Caprari 80%, Maserati 90%, Rossi Motoriduttori 90%, Titan 85%, Tmm 80%
Parma: 85% Sidel, Sma 75%, 70% Ocme, S. Polo Lamiere 70%, Cft 65%
Piacenza: Astra 75%, Tectubi 70%, Metalwacum Ranger 95%
Ravenna: Marini 90%, Metalsider 90%, Marcegaglia 50%, Rosetti 70%
Reggio Emilia: Comer Reggiolo 80%, Tecnogas 100%, RCF 100%, Brevini 95%, Interpump 100%, Immergas 85%, Bombardini 80%
Rimini: Berni Fida 90%, Paglierini 80%, Valtellina 90%, Scm Group 70%, Oleodinamica Rossi 100%
Visualizza 28 gennaio 2011 - Sciopero Generale Fiom-Cgil in una mappa di dimensioni maggiori