25 giugno/2 luglio. I metalmeccanici e le metalmeccaniche in lotta per il lavoro e i diritti


PER la difesa dell’occupazione, dei salari, dei diritti per il Contratto nazionale PER l’estensione degli ammortizzatori sociali PER il blocco dei licenziamenti PERCHE' paghino i ricchi e gli evasori fiscali PER lo Statuto dei lavoratori PER il diritto di sciopero e per difendere la Costituzione della Repubblica

SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE

CONTRO l’arroganza di Fiat e Confindustria che con gli accordi separati e il ricatto occupazionale, come si vuole imporre a Pomigliano, vogliono cancellare leggi e diritti indisponibili, distruggere con le deroghe il Contratto nazionale e lo Statuto dei lavoratori, intensificare lo sfruttamento e annullare la contrattazione e il diritto costituzionale allo sciopero.

CONTRO la manovra del Governo che fa cassa sulle spalle dei lavoratori, che colpisce i salari e impedisce la contrattazione, allunga l’età pensionabile di 5 anni per le donne nei settori pubblici, blocca la pensione per 12 mesi per tutti anche per coloro che hanno 40 anni di versamenti, non salvaguarda le condizioni di pensione nemmeno per chi è già in mobilità, priva i cittadini di servizi essenziali tagliando i finanziamenti agli enti locali, alla scuola, ai trasporti, alla sanità e alla ricerca. Questo senza toccare minimamente i ricchi, l’evasione fiscale, i veri sprechi della spesa pubblica.

CONTRO la nuova legislazione del lavoro che prepara la cancellazione dello Statuto dei lavoratori a partire dall’articolo 18, che con la certificazione imporrà condizioni individuali in deroga ai contratti, che, con l’arbitrato, costringerà i lavoratori nel momento stesso dell’assunzione a rinunciare a ricorrere al giudice nella difesa dei loro diritti.